Breaking News
Home / Attualità ed evenTO / Nellie Bly: una giornalista contro ogni convenzione

Nellie Bly: una giornalista contro ogni convenzione

“Sono una donna che ha il coraggio, l’energia e l’indipendenza che caratterizzano molte donne in questa epoca”.

Questa è la frase che meglio descrive il temperamento di Elizabeth Cochran, in arte Nellie Bly, prima giornalista d’inchiesta donna. Il 20 marzo, qualche giorno dopo la Giornata Internazionale della Donna, si è tenuto uno spettacolo dedicato a lei nell’auditorium del Liceo Cattaneo.

Nacque nel 1864 in Pennsylvania e presto dovette fronteggiare la morte del padre; la madre si risposò, ma a causa degli abusi del nuovo marito divorziò e affrontò un processo in cui fu umiliata. Ciò convinse Elizabeth a voler essere indipendente, a non sottostare alle regole di un uomo e a contrastare lo stereotipo della donna casalinga. A ventun anni scrisse il suo primo articolo rispondendo a un pezzo del Pittsburg Dispatch basato proprio su queste argomentazioni. Si firmò Lonely Orphan Girl, spiazzando la redazione e convincendo il direttore George Madden ad assumerla. Nonostante un’inchiesta sulla povertà e la corruzione nel governo messicano, Nellie fu destinata alle rubriche femminili riguardo il giardinaggio e dopo due anni si licenziò.

In seguito si trasferì a New York, dove fu assunta al World da Joseph Pulitzer

Nella sua prima inchiesta per il World indagò sui maltrattamenti subiti da alcuni pazienti nel manicomio di Blackwell’s Island, si finse pazza e si fece ricoverare. In questo modo notò che i pazienti spesso non avevano reali disturbi mentali, ma il disagio mentale nasceva a seguito delle violenze subite, la sporcizia e le pessime condizioni igieniche in cui vivevano: con la pubblicazione del reportage avvenne una riforma degli istituti psichiatrici.

Raggiunse però il suo più grande traguardo quando propose di fare il giro del mondo da sola in meno di ottanta giorni, sfidando Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Verne. Dopo settantadue giorni, sei ore, undici minuti e quattordici secondi, arrivò a New York stabilendo un nuovo record e facendosi conoscere da tutto il mondo. Comunque non smise di documentare con coraggio e intraprendenza i soprusi nella società e le condizioni ingiuste dei più deboli fino al 1895, quando abbandonò il giornalismo.

Durante la pausa sposò il milionario Robert Seaman, 40 anni più grande di lei.  Alla morte del marito ereditò le sue acciaierie, diventando la prima donna della storia a dirigere un così grande impero industriale. Purtroppo, essendo circondata da pessimi collaboratori, finì in bancarotta. Riprese a lavorare al The Evening Journal e fu inviata per il giornale sul fronte austriaco, dove, attraverso un diario documentò la vita dei soldati impegnati durante la Prima guerra mondiale. Lì vide infatti migliaia di uomini esausti e malati, nelle trincee fangose e si chiese il senso di tutto, immaginando le loro sofferenze e il tormento dei familiari.

Nellie Bly morì nel 1922 ed è diventata un simbolo dell’emancipazione della donna e della libertà di stampa.

Questi temi in Italia,  a quasi 100 anni dalla morte di Nellie Bly, sono ancora attuali: il nostro Paese è solo al 46° posto su 180 per la libertà di stampa; ben il 97% delle donne si occupa del lavoro domestico contro il 72% degli uomini e meno della metà della popolazione femminile è occupata e di queste il 25% lavora al di sotto delle proprie potenzialità. Purtroppo i problemi dell’epoca di Nellie Bly sono ancora presenti, anche se la gente spesso ignora la situazione reale: tutte le persone hanno diritto di conoscere le caratteristiche, le anomalie, i contrasti del mondo in cui viviamo.

Simone, 4^Q

Leggi anche

PARERI ESPLOSIVI IN GIAPPONE

Il fenomeno Oppenheimer è finalmente sbarcato in terra nipponica, ma non senza polemiche Tokyo, 29 …

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com