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ANCORA DISTANZE…A DISTANZA DI UN ANNO

22/02/2021

Può sembrare incredibile quante cose siano successe nell’ultimo anno, vero?

Nessuno si sarebbe mai aspettato una situazione del genere, questo lo dicono tutti. Lo scorso febbraio siamo stati costretti a non tornare più a scuola. Non vedere più gli amici, andare a “caccia” di igienizzanti, avere male alle orecchie per via delle mascherine… Se solo potessi tornare indietro nel tempo, per avvertire la me stessa del passato di che cosa sarebbe successo… Non ci crederebbe! Eppure, eccoci qui, un anno dopo l’inizio di questa terribile pandemia. Negli scorsi mesi del 2020 niente più scuola, amici, parenti, feste, cinema, ristoranti, viaggi o anche soltanto la possibilità di abbracciare qualcuno. Tutti siamo stati colpiti da questa nuova situazione, ma intendo soffermarmi sul vissuto di noi adolescenti: chi non ha esultato quando ci avevano detto che saremmo rimasti a casa un’altra settimana dopo le vacanze di Carnevale? E invece adesso… È proprio la quotidianità che avevamo prima a mancarci.

“Fino a inizio aprile“, dicevano. Ma la situazione continuava a peggiorare, specialmente in Italia: ogni giorno sempre più casi, sempre più vittime… Ciò su cui non ci si sofferma abbastanza sono i numeri, le cifre che continuano a venire comunicate; dietro ognuno di questi casi c’è una storia, una vita che non dovrà mai essere dimenticata.

Per circa due mesi tutto si è bloccato, come se l’Italia trattenesse il respiro e fosse andata in apnea. Strade deserte, città fantasma e noi adolescenti nelle nostre case. La tecnologia è stata sicuramente fondamentale per superare quel periodo: grazie ai mezzi di comunicazione di cui disponiamo oggi, abbiamo potuto continuare a sentirci e a vederci, abbiamo potuto continuare gli studi e sostenere esami da casa e… Perché no? Farci intere maratone di serie tv! Ci siamo dovuti costruire una nuova routine in casa, convivendo con i nostri familiari. I lati positivi? Abbiamo dovuto creare un’organizzazione giornaliera per tenerci impegnati e siamo riusciti anche (chi più, chi meno) a rinsaldare i legami familiari. Le giornate sembravano ripetitive, in loop, e mai come prima abbiamo iniziato a rimpiangere anche le cose più semplici, come una passeggiata al parco. Per fortuna siamo riusciti a superare quel periodo così difficile: tra le infinite videochiamate per sentirci in qualche modo più vicini, le maratone di serie TV, le improvvisazioni culinarie, i concerti sui balconi, siamo arrivati alla fine di quei terribili mesi. La pandemia però non è finita così, purtroppo. A un anno di distanza sta continuando a stravolgere  le nostre vite: non andiamo più a scuola regolarmente, molti sport sono interrotti, la maggior parte delle attività non può essere svolta e ciò ha un grande impatto su noi ragazzi. Non stiamo vivendo appieno la nostra adolescenza, per via di tutti i divieti che siamo tenuti a rispettare per limitare i contagi. È dura non potersi abbracciare, non frequentare luoghi affollati… L’unica cosa che ci può aiutare è il pensiero che tutto questo finirà al più presto, e che… sì, “andrà tutto bene“! Dobbiamo resistere  e nonostante tutto dobbiamo continuare a vivere le nostre vite con un sorriso sul volto e tanta speranza per il futuro. I sacrifici che stiamo facendo non sono inutili e, nonostante la mascherina, il nostro sorriso risplende nello sguardo!

Carlotta, 1P

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