10 Gennaio 2017, una giornata intensa per i 13.000 fan dei Green Day che hanno aspettato ore in coda sotto la neve e superato non pochi controlli straordinari per entrare al PalaAlpitour e assistere al concerto della band californiana che ha inaugurato a Torino il loro nuovo tour mondiale, il Revolution Tour. Alle 19.30 al band di apertura, gli Interrupters, sale sul palco per scaldare il pubblico; compito non semplice ma gestito con sicurezza e tanto talento. Intanto, man mano che si avvicinano le 20.30, l’ora in cui è previsto l’inizio dello spettacolo, l’emozione è palpabile. Gli ultimi concerti in Italia di Billie Joe Armstrong, Mike Drint e Trè Cool risalgono infatti al 2013, ma è valsa la pena attendere: la band è introdotta dal coniglio rosa simbolo dell’album “Awesome As F**k” e il concerto si apre con “Know Your Enemy”, uno dei brani più famosi e meglio riusciti della band. Da qui in poi l’entusiasmo è alle stelle, il pubblico canta a squarciagola ogni parola dei brani storici e di quelli più recenti della band; la scaletta è probabilmente una delle migliori mai ideate dal gruppo, non mancano i grandi successi: “Holiday”, “Boulevard of broken dreams”, “Basket Case” su cui i fan si sono scatenati pogando senza sosta, “Hitchin’ a ride”, “She”, “Jesus of suburbia” che ha portato il pubblico a levare le mani al cielo ed ondeggiare a ritmo, “Welcome to paradise” e “When I come around”. Il canzone “American Idiot”, pezzo di apertura dell’album del 2004 che ha ufficialmente riservato un posto speciale ai Green Day nella Storia della Musica, merita una menzione speciale: l’esibizione della band su questo pezzo è stata magistrale; ogni singola persona presente alla serata di Torino si è ritrovata a saltare e intonare il testo al fianco del frontman, con tutte le sue forze. Questo però è il tour del loro dodicesimo album “Revolution Radio”, uscito ad Ottobre del 2016, e ampio spazio è stato dato anche alle nuove tracce. “Bang bang” e “Revolution radio” hanno infuocato il pubblico, così come “Youngblood” e “Forever now”, mentre “Still breathing” è stata in grado di donare un momento di calma durante un concerto potente quanto un tornado. Lo show si conclude con una performance acustica di Billie Joe che, lasciato solo sul palco, delzia il pubblico con “Ordinary world”, anch’essa estratta dall’ultimo album, e “Good riddance (Time of your life)”, un altro dei tanti pezzi storici e più commuoventi della band. Così, dopo due ore e un quarto di tante emozioni, critiche poco velate al nuovo presidente degli USA e un ringraziamento speciale alla mamma del frontman per avergli regalato la sua prima chitarra “Blue”, il concerto si conclude in una pioggia di coriandoli colorati e il fiume di gente radunatasi per condividere un’esperienza tanto speciale, si disperde nelle strade innevate di Torino per tornare a casa con quel goccio di speranza in più che solo un concerto del genere può imprimere nell’anima.
Alice Calligaro 5F
La scaletta completa del concerto:
Know Your Enemy
Bang Bang
Revolution Radio
Holiday
Letterbomb
Boulevard Of Broken Dreams
Longview
Youngblood
Welcome To Paradise
Brain Stew
Jaded
Christie Road
Hitchin’ A Ride
Waiting
Are We the Waiting
St. Jimmy
Basket Case
She
King For A Day
Shout / (I Can’t Get No) Satisfaction
Still Breathing
When I Come Around
Forever Now
Encore:
American Idiot
Jesus Of Suburbia
Encore 2:
Ordinary World
Good Riddance (Time Of Your Life)