Il Carlo 4.0
Notre Dame de Paris – Il Musical è tornato a Torino per celebrare il suo ventesimo compleanno. È stato il Pala Alpitour ad ospitare lo spettacolo per tre imperdibili date: il 9, il 10 e l’11 dicembre 2022.
È da tantissimi anni che il musical ispirato all’omonimo
romanzo di Victor Hugo, con le musiche di Riccardo Cocciante e le liriche originali di Luc Plamondon, riesce ad appassionare ed incantare il pubblico di tutte le età. Il suo successo sembra quasi non fermarsi.
Solo in occasione del ventesimo anniversario lo show ha visto la partecipazione dell’intero cast originale del 2002 (eccetto qualche piccolo cambiamento) che presentava Giò Di Tonno nei panni di Quasimodo, Frollo interpretato da Vittorio Matteucci e Leonardo Di Minno nel ruolo di Clopin, il Re della Corte dei Miracoli.
La vicenda, ambientata in una Parigi del 1482, vede come
protagonisti Quasimodo, il gobbo campanaro della famosa
cattedrale parigina, la bellissima zingara Esmeralda e il malvagio arcidiacono Frollo. La cattedrale di Notre-Dame, capolavoro dell’arte gotica, è lo scenario principale degli avvenimenti, ambiente che l’autore dipinge con ricchezza di descrizioni e digressioni (storiche, filosofiche e politiche) spesso introdotte dal personaggio di Gringoire, un poeta e drammaturgo che vive per l’arte.
Lo spettacolo è composto da due atti e la scenografia principale è costituita da una parete in pietra che rappresenta la facciata della cattedrale. Un aspetto ricorrente in alcune delle scene è la spettacolare performance del corpo di ballo che, con le sue eccezionali coreografie, rapisce l’attenzione degli spettatori. Anche i brani cantati durante lo svolgimento dell’opera sono di straordinaria bellezza e colmi di significato, sia in relazione alla trama, sia rispetto al contesto attuale.
Questo show è stato uno dei migliori a cui io abbia assistito. D’altronde è sempre stato parte della mia vita: da quando avevo visto da piccola il film del 1996, frutto della rivisitazione della Disney, a quando ho poi percepito l’emozione e lo sguardo sognante che aveva mia madre quando me ne parlava e mi confidava quanto ci tenesse a rivederlo un’altra volta. Avevo sempre sognato anch’io di ascoltare dal vivo “Il Tempo Delle Cattedrali” e, quando finalmente mi sono ritrovata davanti a quel palco, mi sono venuti i brividi e la serata in un attimo si è trasformata in un’esperienza indimenticabile. Da vivere e da raccontare.
Carola B. 2C
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