Il Carlo 4.0
“Le persone con il cuore più grande non sono sempre quelle più gentili, e il regista Marc Forster, aiutato da un sempre straordinario Tom Hanks, lo sa bene. Un uomo che ha perso ogni speranza nella vita si ritrova costretto a riconsiderare le sue priorità da una sgangherata e improbabile famiglia messicana”
Stati Uniti, 2019: “Non così vicino”, in originale “A man called Otto”, è un film uscito recentemente nel febbraio 2022 e recitato da Tom Hanks che, in questo caso, si cimenta in un ruolo ben diverso dalle sue performance più famose come in “Forrest Gump”, “Cast away” e molte altre. Infatti l’attore, assieme al figlio Truman Hanks, recita in questo film commedia dai toni drammatici nel ruolo dello scontroso e burbero Otto Anderson, un uomo maniaco del controllo, intrappolato nella sua quotidianità e desideroso di far rispettare le regole a tutti. Dopo la recente morte della sua amata moglie Sonya, Otto si autoconvince del fatto che la sua vita abbia perso ogni colore e che l’unico modo per andare avanti sia paradossalmente quello di farla finita e raggiungere la moglie nella morte. E ci prova anche a mettere fine alla sua vita, nel solo modo che conosce, preciso e metodico. Mette a posto la casa, paga le bollette, indossa il completo più elegante che ha e con il suo metro e sessantacinque di corda tenta di impiccarsi in modo pulito e formale. Questa morte molto rocambolesca però viene rappresentata più come l’incipit di un film comico che come un momento drammatico. Prima che possa riuscire nel suo scopo, Otto si ritrova assalito dai tentativi della nuova famiglia di vicini di fare amicizia, specialmente da parte della giovane madre Marisol. L’uomo che, dopo la perdita di Sonya, ha rifiutato di approcciarsi a tutti gli altri vicini, quelle stesse persone che per anni per lui e la moglie erano stati amici e familiari, nonostante disprezzi in qualsiasi modo i progressi della società e della nuove generazioni nel terrore di dimenticare il suo passato, si ritrova inaspettatamente coinvolto da Marisol e dalla sua famiglia in una serie di sgangherate avventure costringendolo ad aprirsi e ad ammettere che dopo tutto andare avanti ed evadere le regole non è poi così male.
Senza dubbio “Non così vicino”, tratto dal libro omonimo “L’uomo che voleva mettere in ordine il mondo” di Fredrik Backman, è un film complicato da giudicare proprio a causa di questa sua doppia natura comica/drammatica. La pellicola ha la caratteristica di poter essere apprezzata da tutti poiché cerca di parlare ad un pubblico di giovani attraverso personaggi come ad esempio Marisol, giovane e brillante donna messicana alle prese con una lingua e un paese diversi dal suo, e Malcom. Quest’ultimo è un ragazzo transgender che vive una situazione di disagio con la famiglia. Sebbene secondarie queste vicende, è importante farne ammenda perchè anche se come detto il film si rivolge a tutti, il suo messaggio ha probabilmente un impatto importante sugli adulti che più facilmente si immedesimano nello scorbutico ma generoso protagonista. Perciò è bello sapere che in un film si cerchi di normalizzare tematiche così moderne, che dovrebbero essere normali, tentando anche di farle comprendere alla fascia più conservatrice della società.
Il lungometraggio trascrive nelle menti degli spettatori una storia agrodolce di morte interna e di rinascita e tenta di farlo utilizzando tinte satiriche che tendono ad alleggerire il carico emotivo della trama. Sebbene la rappresentazione dei giovani all’interno del film sembri un po’ esagerata in alcuni punti, “Non così vicino” resta un film delicato, intimo e anche un po’ romantico che fa venir voglia di
uscire, di vivere e di donare il cuore ad una persona, e un sorriso chissà, magari proprio a chi è accanto alla vostra poltrona nel cinema. Un film che è ancora più bello se visto con qualcuno di caro.
Virginia S. 3I
fonte: sito MovieDigger