Il Carlo 4.0
Una principessa coraggiosa e un principe apparentemente perfetto. Due regni e un drago malvagio che si cela dentro le viscere di una montagna. Un’atmosfera ricca di suspense. Il bene che trionfa sul male.
Il nuovissimo film “Damsel”, uscito il mese scorso su Netflix, sembra avere tutte le caratteristiche di un tipico film fantastico, ma basta guardare i primi venti secondi della pellicola per rendersi conto dell’enorme differenza.“Ci sono molti racconti cavallereschi in cui l’eroico cavaliere salva la damigella in difficoltà. Questo non é uno di quei racconti” rivela una voce anonima all’inizio del film. I ruoli vengono completamente ribaltati e la protagonista passa dall’essere una giovane principessa desiderosa di scoprire il mondo all’essere una sopravvissuta, selvaggia e costantemente in pericolo. Se vi state chiedendo come sia possibile, cari lettori de Il Carlo 4.0, forse é meglio che conosciate la storia dall’inizio. L’attrice Millie Bobby Brown, famosa per il suo ruolo di Undici all’interno della serie “Stranger Things” e di Enola nel film “Enola Holmes”, questa volta ricopre i panni di Elodie, giovane donna che vive insieme ai genitori e alla sorella Flora in un regno caratterizzato dal freddo e dalla carestia. La notizia che il ricco re di Aurea vuole chiedere la mano di Elodie riempie di gioia il cuore di tutti tranne che di quello della damigella, la quale si trova costretta ad accettare la proposta per il bene del popolo e a rinunciare al suo sogno di trovare il vero amore. La famiglia parte per raggiungere Aurea, regno tanto meraviglioso e ricco quanto eternamente maledetto, nascondiglio di un drago sputa fuoco che da secoli pretende pasti prelibati: fanciulle dal sangue blu ovvero dal sangue reale. Elodie é una tra le vittime predestinate alle fauci della creatura alata, ma scopre di esserlo solo in seguito al matrimonio, quando, portata in cima ad una montagna, in onore del rito centenario in omaggio agli antenati di Aurea, viene scaraventata in una grotta dallo stesso marito. É qui che la narrazione prende una svolta improvvisa, il mistero infatti si infittisce e la suspense aumenta, catapultando lo spettatore in uno scenario completamente diverso e inaspettato e interrompendo il ritmo, forse un po’ troppo lento, che aveva caratterizzato le prime scene. Piano piano il flashback iniziale, in cui il drago ammazza brutalmente alcuni soldati del regno e risparmia solo un re sconosciuto, trova una spiegazione logica. Lo spettatore inizia a capire il motivo della maledizione e della cattiveria della creatura alata che diventa quasi la vittima della storia. Per sapere, però, come riesce la protagonista a risalire dal fondo degli inferi, si deve aspettare la fine del film, perché è proprio dopo che lei sembra aver raggiunto la luce e ritrovato la libertà che la vicenda si complica ulteriormente, la strada si riempie di pericoli e di salite e il buio si infittisce. Millie Bobby Brown é stata capace di interpretare perfettamente il ruolo di una ragazza che, con le sue uniche forze, è riuscita a sfuggire alla morte e a cambiare le sorti del destino; E’ una ragazza che si è tolta i panni di giovane damigella per impugnare la spada del padre e diventare donna, forse prima del previsto. Il regista Juan Carlos Fresnaldillo é riuscito nella difficile impresa di realizzare un film fantasy che si rivela originale pur mantenendo le caratteristiche del genere e di arricchire al contempo una trama dagli elementi banali con un’atmosfera ricca di mistero, messa in evidenza dalle luci blu cupe e dagli scenari angusti. “Damsel” si dimostra così un film coinvolgente, che unisce elementi antichi a temi attuali, ponendo la protagonista come ideale di donna indipendente e coraggiosa e come modello da seguire. Si tratta di una pellicola uscita in onore della Giornata internazionale della donna che contiene però un messaggio universale: la forza che illumina ognuno di noi è capace di contrastare anche il buio più tetro. Bisogna solo avere fiducia.
Sara D. 2A