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POVERE CREATURE!: IL VIAGGIO DI UNA BAMBINA IN UN MONDO DI BESTIE

“ Dopo il successo del film “La Favorita” il regista Yorgos Lanthimos porta sullo schermo il personaggio di Bella Baxter In un film controversamente interessante e spudoratamente onesto sulla storia di una donna col cervello di una bambina”

“Povere Creature!”, lungometraggio del 2024, diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos è un film che è stato elogiato da molti critici, specialmente per quanto riguarda la fotografia e le scelte di regia e che si è aggiudicato quattro Oscar su un totale di undici candidature, oltre ad aver guadagnato ingenti somme di denaro al botteghino. Nonostante tutto questo successo “Povere Creature!” non è altro che l’ultimo irriverente lavoro di un regista che negli anni ha importato dall’ Europa una corrente cinematografica che porta sullo schermo tematiche a tratti filosofiche ma rappresentate in modo grottesco e inusuale. La particolarità delle trame di questi film è infatti quella di colpire lo spettatore creando situazioni e società bizzarre e assurde che dipingono gli aspetti negativi e gli eccessi della società moderna. Il tutto è raccontato in modo tale che il pubblico si senta scosso, a volte addirittura infastidito e preso in giro da personaggi così realistici seppur caricaturali.

Il film ha inizio a Londra e, anche se l’epoca di riferimento è quella vittoriana, il regista decide di raffigurare il mondo in modo steampunk e a tratti futuristico. Esso è dunque un mondo solo apparentemente proiettato verso il futuro ma che preserva i suoi ideali conservatori e retrogradi.

La storia ha inizio quando il dottor Godwin Baxter, uno scienziato sfigurato e mutilato dal padre per scopi di ricerca scientifica, trova il cadavere di una giovane donna morta suicida e dal passato misterioso. Invece di ridarle la vita, Baxter decide di crearne una nuova da zero, trapiantando nel cranio della donna il cervello del bambino di cui è gravida per poterne studiare la crescita e lo sviluppo all’interno di un corpo adulto. La donna, nonché la creatura generata da questo esperimento, diviene la figlia adottiva dello scienziato prendendo il nome di Bella.

Sebbene Godwin si ostini a tenere la sua creazione lontana dal mondo per studiare il suo comportamento, alla fine cede ai suoi sentimenti paterni e lascia che la “bambina” compia un viaggio per il mondo affinché possa maturare e conoscersi. Durante la trasferta in compagnia dello scapestrato avvocato Duncan Wedderburn, che nel corso del viaggio sviluppa un attaccamento affettivo tossico per la ragazza, Bella non assaggia solo i lati più goliardici della vita, ma conosce la povertà e sperimenta la discriminazione e il degrado lavorando anche come prostituta a Parigi.

Senza alcun dubbio “Povere Creature!” è un’opera che ha diviso l’opinione dei recensori tra coloro che ritengono che il film sia un lavoro profondo e creativo sull’emancipazione femminile e tra chi l’ha definito l’ennesima opera femminista tossica che vede le donne all’apice della perfezione al contrario degli uomini che sono tutti patetici. L’intento del regista affiancato dallo sceneggiatore Tony McNamara, con cui aveva già lavorato al film “La Favorita”, tuttavia era più quello di parlare di come le imposizioni e le contraddizioni sociali non facciano che incatenare gli uomini quanto le donne, costringendoli a dover essere in un determinato modo in base al loro sesso. Nel film infatti i due personaggi principali si comportano in modo opposto ai canoni del loro tempo: Duncan nonostante si vanti di essere un uomo libertino che va contro le restrizioni sociali, diventa nel corso del film sempre più possessivo e ossessionato da Bella risultando quasi ridondante e patetico nei suoi sforzi di attirare l’attenzione della ragazza. Bella dal canto suo diventa sempre più cinica e distaccata dai sentimenti e a tratti senza cuore che emula il padre adottivo nel desiderio di modificare il corpo degli umani contro la loro volontà per riplasmarli nel modo che ritiene migliore. Dunque la bambina più pura e innocente mai esistita, non perché per forza buona ma in quanto creatura nata da sé stessa e quindi senza preimpostazioni culturali, che inneggiava all’uguaglianza e alla difesa dei più deboli, cambia la sua prospettiva. Infatti dopo esser rimasta disgustata dal marciume degli uomini e delle donne che la circondano e aver conosciuto l’origine dell involucro corporale che contiene la sua anima, piuttosto che essere una povera creatura alla mercè del primo che incontra vuole “migliorare” le altre povere bestie. 

Tutto questo lavoro è complicato da consigliare ad un appassionato di cinema, perché genera volutamente emozioni contrastanti tra di loro. Nel complesso, tuttavia, “Povere Creature!” è un film davvero interessante, in parte anche divertente e sicuramente strabiliante dal punto di vista della regia. Uno degli esempi è il passaggio dalla grigia Londra di inizio film allo sgargiante mondo pieno di avventure conosciuto da Bella. Sotto questi colori, tuttavia, si cela una visione molto pessimistica dell’umanità, vista come delle povere bestie incapaci di vivere senza porre fra di esse delle linee di demarcazione o sempre dipendenti dalla visione di perfezione di qualcun’altro.

Virginia S. 4I

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