Il Carlo 4.0
Il 28 Febbraio di quest’anno è uscita al cinema la seconda parte di quella che si appresta a diventare una delle saghe cinematografiche simbolo della generazione in corso: Dune, diretta da Denis Villeneuve e tratta dal romanzo omonimo di Frank Herbert. La pellicola sta ottenendo un successo incredibile al botteghino di tutto il mondo grazie alla sua trama coinvolgente e ad un cast stellare.
Dopo una lunga attesa e il rinvio della data di uscita, posticipata di cinque mesi, a causa dello sciopero degli attori, Dune parte 2 è finalmente al cinema. Questo secondo capitolo adatta per i grandi schermi la seconda metà del romanzo di Frank Herbert, un libro che ha segnato in maniera indelebile l’immaginario fantascientifico letterario con la sua uscita nel 1965. Il film è il perfetto completamento della sua prima parte uscita nel 2021 la quale, usando le parole dello stesso regista: ”Ha apparecchiato la tavola per il pasto rappresentato dal seguito”. Infatti Dune parte 1, rivisto adesso, sembra avere quasi la unica funzione di introdurre e DI spiegare il complesso universo ideato da Herbert, per poi dare spazio all’azione vera e propria del seguito.
Il film è spettacolare da tutti i punti di vista. L’ambientazione nel pianeta desertico che dà il nome alla pellicola, Arrakis detto “Dune”, è messa in scena in maniera esemplare ed E’ accompagnata da una fotografia molto luminosa e da un sonoro incredibilmente realistico che riesce quasi a trasportare nel deserto anche gli spettatori. Inoltre anche gli effetti speciali sono curati nei minimi dettagli ed uniti a battaglie coreografate alla perfezione rendono tutto molto avvincente e godibile.
Al di là degli effetti speciali e del grande dispendio di denaro e dei grandi mezzi con cui è stato realizzato, il film risulta apprezzabile per la sceneggiatura, per la caratterizzazione psicologica dei personaggi e per l’impianto generale della trama. Essa vede come protagonista Paul Atreides, alla prese con la sua missione di liberare il pianeta dall’oppressione degli Harkonnen, la casata che ha sterminato la sua famiglia e che lo ha costretto a rifugiarsi nell’immenso deserto del pianeta. Il personaggio di Paul è interpretato da Timothée Chalamet, artefice di un inerpretazione magistrale, nella quale ha dato vita a una complessa transizione psicologica, di un ragazzo che SI approccia a un nuovo mondo forte della sua intelligenza e della sua abilità nel combattimento e riesce a prenderne il controllo, comprendendo tutti i suoi segreti ed entrando in armonia con esso, diventando però così più crudele e carismatico. Il protagonista però non sembra essere il padrone della scena: lui è infatti accompagnato e fronteggiato da altri altri caratteri molto forti ed autentici, interpretati attori di fama mondiale quali: Zendaya, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Austin Butler, Javier Bardem, Josh Brolin, Florence Pugh e molti altri.
Passando poi a considerazionI meno tecniche e non basate unicamente sulla qualità del prodotto cinematografico, colpisce come i temi trattati nel film non siano per nulla scontati, come invece ci si aspetterebbe da un action fantascientifico ad alto budget destinato a diventare un blockbuster. In Dune vengono trattate tematiche come il fanatismo religioso, che è parte integrante di tutta la storia, e l’odio profondo verso il diverso rappresentato dagli uomini del deserto, il cui culto descritto da Frank Herbert ricorda molto quello musulmano sotto molti punti di vista, come il metodo di preghiera e i fonotismi della lingua.
In conclusione Dune è un film molto consigliato e che trova la sua massima espressione nelle sale cinematografiche grazie alla sua qualità visiva e sonora.
Pietro I. 4 I