“L’ultima cosa che penso è: Achille”La canzone di Achille di Madeline Miller

La canzone di Achille è il romanzo d’esordio della scrittrice statunitense Madeline Miller ed appartiene al genere romantico-mitologico. 

Vi si ripercorrono le vicende della guerra di Troia e, in particolare, quelle di Achille, ma da un punto di vista del tutto insolito perché il narratore è Patroclo che racconta la sua vita fin da quando, ancora bambino, fu esiliato a Ftia, dove ha vissuto con altri ragazzi orfani o esuli sotto la protezione di Peleo.  Ѐ qui che incontra Achille, un giovane bello, forte, generoso che, inspiegabilmente, si interessa a lui. Da subito ne viene affascinato e tra i due giovani nasce una profonda amicizia che, con il tempo, si trasformerà in un amore tenero che nulla ha di scandaloso, anzi, permeerà in modo sorprendente tutta la loro breve vita. Patroclo, seguendo Achille ovunque, sacrificherà tutto, anche la vita, pur di vederlo scalare le vette della gloria, così come è stato stabilito dagli Dei. Ma Achille, seppur mosso dalla sua brama di diventare un eroe, obiettivo per cui combatte e uccide, non è nulla senza la presenza e l’amore di Patroclo e, quando anche lui morirà, per mano nemica, le loro ceneri saranno riunite per sempre.

Il libro è molto coinvolgente, i personaggi di Achille e Patroclo sono tratteggiati con delicatezza e dovizia di particolari che li rendono molto umani e ricchi di contrasti: da una parte la forza divina di Achille, il suo coraggio e la sua “ira funesta” e dall’altra, contemporaneamente, la sua “delicatezza”, il suo amore e la sua devozione per l’amico Patroclo di cui emergono la figura semplice e buona, ma anche la determinazione e il coraggio.  

Una lettura da non perdere se si vuole ripercorrere il testo omerico con gli occhi dell’amore.

Alessandra P., 2A