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GIORNO DI MALATTIA

Verde. Verde. Sempreverde. Come una di quelle piante che non perdono mai le foglie, il muro era sempre verde. Un verde però non acceso ma ammuffito, sempre più simile ad un grigio spento. E spento lo stava ad osservare Zanelli, seduto su una vecchia poltrona sgualcita, eredità pervenutagli da una vecchia zia paterna. Non sapeva che ore fossero, che stagione stesse investendo la città e tantomeno che giorno fosse. Zanelli sapeva per certo solo due cose , la prima era che, indiscutibilmente, doveva essere malato per trovarsi a casa la mattina piuttosto che nel suo grigio ufficio di banca  e la seconda cosa di cui era certo è che quel muro di fronte a lui non era sempre stato verde. Impazzì. Com’era possibile che nonostante quel muro non fosse sempre stato verde, negli ultimi trent’anni non ne avesse altro ricordo che un verde opaco? Impazzì. Prese l’agenda in mano e cominciò a cercare i numeri di tutti coloro che erano stati a casa sua in trent’anni. Era un giorno lavorativo, risposero solo in tre. Il primo fu un amico di vecchia data di Zanelli, il cui numero era finito da vent’anni a questa parte nel dimenticatoio. ” …Pronto?..Ciao sono Zanelli” “Ohh,chi si sente, non ci posso credere, Claudio! Come st..” “No guarda,scusa i modi, ma sono un po’ di fretta..ti ricordi di che colore era il muro della mia cucina?” ” Oh beh, sei strano Zanelli! Saranno passati vent’anni dall’ultima volta che sono stato da te…comunque ricordo che eri appena stato assunto..facemmo una gran festa..sì penso fosse arancione il muro, un arancione vivace sì”. Zanelli mise giù di botto, senza salutare. Arancione? Com’era possibile non ricordasse di aver avuto un muro arancione? No, il muro era sempre stato verde, il suo amico doveva essersi per forza confuso con la casa di qualcun altro. La seconda chiamata tuttavia non lo tranquillizzò. A rispondere fu l’ex moglie, che gli disse di essere sicura di ricordare che il muro della cucina fosse blu  o almeno che lo fosse l’ultima volta che era stata a casa sua  una decina di anni prima. Claudio Zanelli, non sapeva più che pesci prendere. Non ricordava nessun altro colore che quel verde che ora lo fissava. Sentì un rombo, iniziò a piovere. Andò alla finestra e, fissando le gocce sfidarsi nella loro gara mortale, si rese conto di non ricordare nemmeno un giorno di pioggia in passato. Stava piovendo e di certo doveva esser piovuto anche in passato, forse anche il giorno prima , ma non riusciva proprio a ricordarlo.

Fece un’ultima chiamata, la terza. Gli rispose la vecchia donna delle pulizie che aveva dovuto licenziare poco meno di dieci anni prima , in seguito al suo divorzio. Difatti in quel periodo era caduto in una situazione di ristrettezze economiche piuttosto pesanti. “Oh buongiorno Signor Zanelli, come sta?” “Si..buongiorno, tutto bene o almeno..non ha importanza comunque, Lei si ricorda di che colore fosse il muro della mia cucina?” “Ma signor Zanelli,certo che sì. Lei lo volle cambiare da blu a verde perché diceva che il blu le ricordava troppo sua moglie e che voleva inaugurare una nuova fase della sua vita completamente dedita alla carriera. È poi riuscito a fare carrie..?” Riattaccò. È vero. Quello lo ricordava. Gli riaffioró alla mente  di aver inseguito la carriera negli ultimi dieci anni. Ricordava l’ufficio e la casa , la casa e l’ufficio. Ecco perché non serbava il ricordo della pioggia, perché non può piovere se si sta sempre al chiuso. Sentì il telefono squillare. Era il direttore della banca in cui lavorava. “Allora Zanelli, pronto! Come sta , Zanelli! Domani pensa di tornare? C’è un gran da fare qua, due mani in più farebbero comodo !” ” Direttore ricorda di che colore è il muro della sua cucina?” ” Bah, i muri a casa mia sono gialli, cosa c’entra questo?” ” Ma si ricorda di che colore fossero prima di essere gialli ?” ” Insomma Zanelli! Che domande fa?! Come posso ricordarmelo insomma..poi di cos’ho da renderle conto io a lei! Insomma domani torna sì o no?” “No Signor Direttore, domani non torno anche se sono più che in salute. Preferisco ricordare che oggi è piovuto e che il mio muro un tempo era verde” detto ciò riattaccò e uscì per comprare della vernice color ocra. Il verde lo aveva stancato.

 

Luca T. 5I

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