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LISE MEITNER – UNA FISICA CHE NON HA MAI PERSO LA SUA UMANITÀ

Questo articolo racconta di una scienziata, una “donna della fisica” che, durante la sua vita, ha dovuto lottare per inseguire i propri sogni. Nulla, né le limitazioni che avevano le donne del suo tempo nel campo dell’educazione e della scienza e nemmeno l’oscuro periodo della Seconda guerra mondiale hanno impedito a lei, di origini ebraiche, di compiere scoperte che hanno cambiato il mondo, tra cui quella della fissione nucleare. Totalmente pacifista, Meitner fu contraria all’utilizzo della fissione nucleare per il funzionamento delle bombe atomiche. Tuttavia questa scoperta trovò altri impieghi, potendo essere utilizzata per contribuire a diminuire l’impatto dell’uomo sull’ambiente attraverso un uso pacifico della reazione nucleare da lei scoperta: l’energia nucleare.

 

La storia di questa grande fisica inizia così…

Lise Meitner, nata il 7 novembre del 1878 a Vienna, fin dai primi anni della sua adolescenza dimostra notevoli doti ed interesse per la matematica e le materie scientifiche. A 14 anni, nel 1892,  incontra il  primo grande ostacolo nel realizzare i suoi sogni di scienziata, uno scoglio comune a tutte le ragazze della sua età (del suo tempo) che avrebbero voluto proseguire gli studi: a Vienna, le scuole superiori e l’Università non sono accessibili alle ragazze. Perché? Alcuni dei pregiudizi che impedivano alle donne di studiare alle scuole superiori e all’università erano principalmente legati all’idea che le donne non avessero le capacità intellettive o il talento per studiare materie avanzate o fare carriera. Lise è una di quelle donne che non crede a tale preconcetto e dimostra, insieme ad altri personaggi femminili, che in realtà non è così. Lise non smette di studiare e decide di intraprendere una delle poche carriere disponibili per le donne: l’insegnamento. “Fortunatamente” per lei, nel 1897 le leggi cambiano e l’università di Vienna diventa accessibile anche alle donne.

Tuttavia, dopo essersi trasferita in una università della Prussia, Lise, come donna di scienza, non ha vita facile; infatti, qui le università (a differenza di Vienna) non ammettono ancora le donne e la ragazza non ha accesso agli spazi dell’università, se non ad un’ex falegnameria dell’istituto: Lise non può nemmeno accedere ai bagni e, in caso di bisogno,  deve utilizzare quelli di un ristorante sulla strada! Anche in Prussia però sono anni di cambiamenti per le donne e presto le restrizioni terminano, e per la studiosa le difficoltà sembrano essere diminuite: le ricerche di Lise e Hahn (suo compagno di laboratorio) sono infatti numerose. 

La carriera di Meitner inizia a decollare: insieme ad Hahn scopre il protoattinio e nel 1926 diventa la prima professoressa universitaria di fisica in Germania. 

 

Ancora una volta però Lise deve superare grandi, enormi ostacoli…

Infatti, nel 1933 Adolf Hitler presta giuramento come Cancelliere della Germania e impedisce agli ebrei di svolgere ruoli di pubblica amministrazione, incluso il mondo accademico; Meitner, di discendenza ebraica, viene ingiustamente privata della sua cattedra. La situazione in Europa peggiora sempre di più e, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, Lise espatria in Svezia senza però abbandonare, nonostante la situazione, i suoi studi e  restando in contatto con i suoi prestigiosi colleghi. Proprio in questo periodo di guerra viene alla luce la sua più significativa intuizione: un’interpretazione di una “prova chimica” che avrebbe contribuito a cambiare il mondo, un “seme” che avrebbe influito non solo sull’esito della guerra ma avrebbe posto anche le basi per l’ideazione di una nuova fonte di energia di cui facciamo tesoro ancora oggi. Otto Frisch racconta: “ […] Lise Meitner ricordò la formula empirica per calcolare le masse dei nuclei e scoprì che i due nuclei formati dalla divisione di un nucleo di uranio insieme sarebbero stati più leggeri del nucleo di uranio originario di circa un quinto della massa di un protone. Ogni volta che la massa scompare, viene creata energia, secondo la formula di Einstein E=mc^2 , e un quinto della massa di un protone era appena equivalente a 200 MeV. […] ”

Questa idea racchiude tutta la brillantezza della meravigliosa mente di Lise Meitner: una donna originale, capace di pensare fuori dagli schemi. Successivamente, Meitner e Frisch, per dimostrare le proprie intuizioni, effettuano vari esperimenti che, con successo, confermano l’ipotesi iniziale. Il nome dato a questo processo prende  ispirazione dal processo di divisione cellulare: viene scoperta la fissione nucleare! Lise, per questa sua scoperta, nel corso della sua vita, riceve numerose onorificenze ma non la più importante, ovvero il Premio Nobel. Il mancato premio può essere considerato l’ennesima ingiustizia subita. Infatti, il premio per la scoperta della fissione nucleare viene attribuito, ingiustamente, solamente ad Otto Hahn. Inoltre, sembra che Lise Meitner non abbia ricevuto il premio Nobel per la chimica del 1944 a causa di una serie di fattori, che possono essere riassunti come una combinazione di pregiudizi disciplinari, ottusità politica, ignoranza e l’ennesimo episodio del troppo frequente effetto Matilda, ossia il fenomeno (ancora oggi non del tutto scomparso) per il quale, specialmente in campo scientifico, il risultato del lavoro di ricerca compiuto da una donna viene in tutto o in parte attribuito ad un uomo.

 

Lise ottiene comunque riconoscimenti come una grande scienziata e riceve numerosi premi che rendono onore al lavoro da lei svolto. Anche il diploma del “Premio Enrico Fermi” da lei vinto le riconosce il suo fondamentale ruolo nel campo della scienza: “Per la ricerca pionieristica nelle radioattività presenti in natura e gli ampi studi sperimentali che hanno portato alla scoperta della fissione”.  Inoltre, dopo la sua morte, Lise riceve molti altri riconoscimenti tanto che un elemento della tavola periodica viene chiamato “Meitnerium” in suo onore.  

 

Un particolare episodio a dimostrazione della sua umanità è il rifiuto dell’offerta di unirsi a Frisch nella missione britannica al Progetto Manhattan presso il Los Alamos Laboratory.

Infatti, Lise, che oltre ad essere un’ammirabile scienziata è un’altrettanto ammirabile persona con fermi principi e dignità, dichiara: “Non avrò niente a che fare con una bomba!” 

Inoltre, a dimostrazione dei suoi giusti principi ed idee, non sono mancate le sue critiche e rimproveri a personaggi come Hahn, Max von Laue, Werner Heisenberg e altri scienziati tedeschi.  In una lettera del giugno 1945 indirizzata ad Hahn, ma che questo non ricevette mai, scrive: “Avete lavorato tutti per la Germania nazista. […] milioni di esseri umani innocenti sono stati assassinati e non ci sono state proteste. […] Io e molti altri siamo dell’opinione che l’unica strada per te sarebbe quella di rilasciare una dichiarazione aperta che sei consapevole che attraverso la tua passività condividi la responsabilità di ciò che è accaduto e che hai la necessità di lavorare per ciò che può essere fatto per fare ammenda.  […]  il motivo per cui ti scrivo questo sia la vera amicizia.“

Questa lettera rappresenta una forte testimonianza dell’umanità di Lise e dei suoi valori fondamentali di giustizia e uguaglianza, esprimendo il rifiuto e la richiesta di responsabilità verso questa forma di oppressione e violenza.

 

In conclusione, Lise Meitner è stata una grande donna e scienziata, una figura di spicco nella fisica nucleare del XX secolo. Con i suoi nobili ideali di pace, ha lavorato instancabilmente per comprendere ed utilizzare la scienza a beneficio dell’umanità. I suoi contributi alla scoperta della fissione nucleare sono stati fondamentali, ma purtroppo spesso sottovalutati a causa del suo status di donna in un ambiente scientifico dominato dagli uomini. I fatti parlano da soli: Lise Meitner è una vera icona dell’emancipazione femminile e della scienza per la pace. Sulla sua lapide si legge una frase breve e profonda, che riassume la persona: 

 

“ Lise Meitner, una fisica che non ha mai perso la sua umanità ”.

 

Davide, R., 5^I

 

L’articolo proposto ha partecipato al concorso “La Fisica che c’è in te” – Concorso letterario sulle figure di scienziate che si sono distinte nel campo della Fisica (4° posto)

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