Il Carlo 4.0
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto le foto del primo allunaggio avvenuto il 20 luglio del 1969 durante la missione Apollo 11, quando Neil Armstrong ha pronunciato la celebre frase “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità” (“One small step for a man, one giant leap for mankind”). È stato uno dei più grandi eventi storici dello scorso millennio, perché fu la prima volta che un essere umano camminava su un corpo celeste esterno al pianeta Terra.
Bene, tutto molto bello, ma poi?
Dopo Neil Armstrong e Buzz Aldrin altri dieci astronauti hanno camminato sul suolo lunare, con le missioni Apollo 12, (la Apollo 13 non fu portata a termine perché il modulo di servizio del razzo esplose impedendo l’atterraggio), Apollo 14, Apollo 15, Apollo 16 e, infine, Apollo 17 nel 1972, anno che corona la fine degli allunaggi umani perché le successive missioni Apollo 18, 19 e 20, anche se previste, furono annullate e mai realizzate.
Ma perché non si è più tornati sulla Luna? Se si è riusciti ad allunare con esseri umani ben sei volte, non dovrebbe essere così difficile tornarci, no?
Ci sono diversi motivi per cui è difficile portare un equipaggio umano sulla Luna.
Il primo ostacolo è rappresentato dai soldi. Le missioni Apollo sono state condotte dalla NASA e finanziate dagli Stati Uniti con un totale di 120 miliardi di dollari, che è tantino. Nel 2005 è stato stimato che, per una nuova missione lunare, oggi servirebbe alla NASA all’incirca la stessa cifra, considerati l’abbassamento dei fondi per le agenzie spaziali e l’inflazione del 2019.
Il secondo problema, dichiarato nel 2018 da Jim Bridenstine (amministratore della Nasa ai tempi di Trump) è la politica: una missione spaziale spesso richiede molti anni, molti di più della durata di un mandato presidenziale negli USA, e spesso ogni Presidente ha la proprie idee che annullano i progressi fatti in precedenza nell’ambito dei progetti spaziali.
Tuttavia, ad oggi è in corso una missione volta a riportare esseri umani sulla Luna: il programma Artemis, condotto dalla NASA (National Aeronautic and Space Administration) insieme all’ESA (European Space Agency), alla JAXA (l’agenzia spaziale giapponese) e alla CSA (Canadian Space Agency).
La missione Artemis 1 si è conclusa con successo l’11 dicembre 2022 ed è servita allo scopo di verificare le prestazioni dello Space Launch System (SLS), ovvero il “sistema di lancio orbitale super-pesante non riutilizzabile derivato dallo Space Shuttle e progettato dalla NASA” (da Wikipedia). Sostanzialmente è un missile che ha lo scopo di far uscire dall’orbita terrestre il modulo spaziale Orion che potrebbe atterrare effettivamente sul suolo lunare. Lo SLS verrà disperso nello spazio, per questo motivo è detto non riutilizzabile, invece il modulo Orion ritornerà sulla Terra bruciando solo alcune parti del mezzo nell’atmosfera.
Con la missione Artemis 1 sono state verificate l’affidabilità dello SLS e la sicurezza dello scudo termico attivo durante il rientro sulla Terra, tutto in vista della realizzazione di Artemis 2. Essa è una missione, programmata per il settembre del 2025, che si propone di portare la navicella Orion con equipaggio umano in orbita attorno al nostro satellite, per poi ritornare sulla Terra senza allunare. Tutto questo con lo scopo di simulare come sarà effettivamente il nuovo allunaggio, il primo dal 1972.
Con Artemis 3 si eseguirà effettivamente l’allunaggio umano. La missione è prevista non prima del settembre del 2027 e, conoscendo la difficoltà e i possibili imprevisti che si possono verificare durante un programma spaziale, è abbastanza probabile che verrà posticipata.
L’equipaggio sarà composto dagli astronauti della NASA Reid Wiseman, Victor Glover e Christina Koch e dall’astronauta della CSA Jeremy Hansen. Questo significa che con il programma Artemis ci saranno due primati non poco importanti: la prima donna e il primo astronauta nero sulla Luna.
Non perdete la speranza: riusciremo a tornare sulla Luna e magari stavolta anche noi riusciremo ad assistere all’allunaggio in diretta. Immaginate quale grande impatto avrà sul mondo ora che viviamo in una società popolata dai social: le reazioni delle persone, le fotografie…
Lucia N., 2S