Breaking News
Home / Scienze e tecnologia / Cambiamo pianeta?

Cambiamo pianeta?

Supponiamo che abbiate una verifica di storia o un’interrogazione di matematica la prossima settimana, o magari entrambe. Cosa fare per salvarvi? Dopo aver scartato tutte le possibili vie di fuga, con rassegnazione giungete alla conclusione che non ci sia più nulla da fare. E invece c’è un’altra soluzione: perché non trasferirsi momentaneamente su un altro pianeta?

Criteri di abitabilità

Ovviamente è necessario che il pianeta sia abitabile, in modo tale da consentire la sopravvivenza. Quindi cerchiamo un corpo che sia il più possibile simile alla Terra. 

Per questo scopo esiste l’ESI, acronimo inglese per Earth Similarity Index, un valore che può variare da 0 a 1, dove 1 rappresenta la Terra stessa. Più il numero è vicino all’1, più il pianeta sarà simile alla Terra e quindi più adatto ad ospitare esseri viventi. L’ESI si misura prendendo una proprietà del pianeta e confrontandola con quella della Terra. Esistono diverse proprietà che possono essere prese in considerazione e che si possono distinguere in ESI interno ed esterno. 

Per quanto riguarda il primo, vengono considerati il raggio medio e la densità, che servono per determinare se il pianeta è roccioso. L’ESI esterno include invece la temperatura superficiale e la velocità di fuga. 

La prima caratteristica è molto importante perché uno dei motivi per cui è possibile lo sviluppo della vita su un pianeta è la presenza di acqua a tutti e tre gli stati: solido (ghiaccio), liquido e gassoso (vapore acqueo). Per questo è necessario che ci sia una temperatura superficiale né troppo alta (perché l’acqua evaporerebbe completamente), né troppo bassa (perché l’acqua ghiaccerebbe tutta). La Terra, infatti, si trova a 149 milioni di chilometri dal sole, distanza che le permette di avere una temperatura superficiale che oscilla tra i -89oC e +57oC, con una media di +15oC, adatta alla presenza di acqua sotto forma sia solida, sia liquida, sia gassosa. Si dice quindi che la Terra sia nella cosiddetta zona abitabile, la distanza tra la stella e un pianeta che permette a quest’ultimo di avere una temperatura superficiale adatta alla presenza di acqua a tutti e tre gli stati.

La velocità di fuga è, invece, la velocità minima necessaria per fare in modo che un corpo lanciato dalla superficie di un pianeta verso l’alto riesca a svincolarsi dalla forza di gravità, uscendo dall’orbita del pianeta e finendo quindi nello spazio senza ritornare poi sulla superficie. Questa caratteristica è strettamente legata all’attrazione gravitazionale del corpo e quindi è importante perché l’essere umano è abituato ad avere un certo peso e le alterazioni della gravità potrebbero non fargli troppo comodo, come accade agli astronauti quando dalla stazione spaziale tornano sulla terraferma e viceversa.

Top3: pianeti potenzialmente abitabili

Quali sono quindi i pianeti con l’ESI più alto?

Al primo posto si piazza Teegarden b, un pianeta appartenente al sistema della Stella di Teegarden, con un ESI di 0,95. Purtroppo dista 12,5 anni luce dal Sole, ciò significa che ci vorrebbero circa 3.2 milioni di anni per raggiungerlo con la tecnologia di cui disponiamo. Al secondo posto si trova TOI-700d, un pianeta orbitante attorno a TOI-700, ancora più distante da noi: 101 anni luce. Sull’ultimo gradino del podio c’è Kepler-1649c, nel sistema di Kepler-1649, distante ben 302 anni luce dal Sole!

Alla data del 20 dicembre 2023, l‘elenco comprende ben 63 pianeti, ma tutti troppo distanti per essere raggiunti prima delle prossime verifiche. Stando così le cose, credo che dobbiate trovare un’altra soluzione. Mi dispiace. 

Magari in futuro sarà possibile approdare in tempo su altri pianeti in modo da poter evitare le verifiche, nonostante sia probabile che, quando la tecnologia sarà arrivata a questi livelli, essa verrà sfruttata per lasciare la Terra per motivi più importanti, come l’inquinamento o le guerre, nella speranza di trovare un pianeta migliore.

Lucia N. 2S

Leggi anche

Un manufatto fuori dal tempo…la macchina di Antikythera!

La macchina di Antikythera fu ritrovata nel 1900 da un gruppo di pescatori di spugne …

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com