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IL FUTURO DELLA SCUOLA? NON FARE MA ESSERE

Un evento impensato e, forse, impensabile: un vescovo incontra i giovani nella scuola. È quanto accaduto un pomeriggio di inizio febbraio nell’auditorium del nostro liceo. In occasione della visita alla vicina parrocchia, l’arcivescovo di Torino, Nosiglia, ha voluto incontrare, insieme al prof. Profumo, ex Ministro dell’Istruzione e attuale presidente della Compagnia di San Paolo, gli studenti del liceo e dell’istituto tecnico commerciale Carlo Levi. Perché questo dialogo a tre voci? Dalle presentazioni dei relatori, sia la Chiesa sia la Compagnia di San Paolo svolgono attività in ambito educativo e sociale, spesso su progetti comuni (v. Migranti), con particolare attenzione ai giovani. Il vescovo ha insistito che l’incontro fosse proprio incentrato sui loro interrogativi. La conversazione si è  sviluppata intorno a domande precise: come la scuola può  andare incontro alle esigenze del mondo di oggi? quale spazio per la creatività? quali sono le priorità  della Chiesa e della Compagnia di  fronte alle sfide del mondo odierno? Come aiutare le “nuove povertà “ presenti anche tra gli studenti? Il vescovo, nelle risposte, ha sottolineato l’importanza dello studio, via per la libertà  e per la dignità della persona, e le grandi sfide che ogni ragazzo è costretto ad affrontare: orientamento universitario, un mondo del lavoro molto selettivo e con grande disparità tra posti disponibili e disoccupati, ricerca di certezze e di senso. Per questo ha sottolineato l’importanza dello sviluppo della coscienza critica, della creatività, della formazione culturale ed etica negli anni della scuola: “Sì saper fare, ma anche essere”. Sempre più aziende cercano nei curricula le esperienze di volontariato, perché  formative della persona, offerta di valori di fondo; importantissimo è sapersi relazionare e lavorare in gruppo. Teoricamente iniziative quali l’alternanza scuola-lavoro e gli incontri di orientamento dovrebbero guidare gli studenti a una scelta ottimale. Tuttavia spesso le scelte si rivelano sbagliate a causa di un aiuto non idoneo a ciò che cercano tutti i giovani: certezze. Profumo ha dichiarato di aver sempre sostenuto che l’investimento migliore per una società  è quello sull’educazione. Secondo lui è  necessario un alto tasso di scolarizzazione ( in Corea 90% di laureati) e un’adeguata formazione della persona, attenta alla crescita della capacità di relazione, di analisi e sintesi, alla professionalità, attraverso gli strumenti diversi delle discipline: es. latino, matematica, filosofia. C’è un continuo cambiamento delle competenze richieste pertanto occorrerebbe chiedersi: “Un bimbo che inizia la scuola elementare nel 2016 e ipoteticamente si laurea nel 2034, di che tipo di competenze avrà bisogno?”. Probabilmente oggi è anche per la costante richiesta di nuove competenze che il 45% dei giovani è senza lavoro e, ad esempio, i laureati in Piemonte sono meno del 30%. Ogni anno aumenta sempre più la percentuale di coloro che abbandonano gli studi il primo anno di università, poichè hanno compiuto una scelta sbagliata. A parer suo c’è un non corretto orientamento da parte delle facoltà, più spesso impegnate a fare marketing che a fornire le informazioni corrette. Le scuole da parte loro dovrebbero avviare un percorso orientativo almeno dal terzo anno. È stato piuttosto vago nella risposta alla domanda sulla possibilità che le attuali scelte politiche demoralizzino i ragazzi nella ricerca del lavoro. Entrambi hanno poi sottolineato l’importanza dell’affronto del problema migratorio sul piano dell’accoglienza e dello sviluppo, citando un esempio di collaborazione tra Compagnia, Chiesa e territorio nel progetto di riqualificazione di un edificio occupato da migranti ( con la collaborazione operativa degli stessi) proprio vicino a noi, in via Madonna de La Salette: Nosiglia ha parlato di “non solo dare il pesce, ma insegnare a pescare”. Un incontro interessante, costruttivo, illuminante su importanti verità relative al nostro futuro, con la partecipazione del Preside e di un discreto numero di docenti da cui auspichiamo un aiuto per la realizzazione di qualcuno dei suggerimenti.

Ginevra, Simona 2F

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