Breaking News
Home / Cattanews / CIO’ CHE SUI LIBRI NON È SCRITTO  

CIO’ CHE SUI LIBRI NON È SCRITTO  

Incontro-dialogo con il prof. Barbero: una bella lezione per gli studenti del Liceo Cattaneo

Il 31 gennaio scorso, il professore Alessandro Barbero ha tenuto un incontro-dialogo con gli allievi di seconda e terza del nostro istituto, per parlare di storia romana e Medioevo. Diciamoci la verità, molti di noi pensavano che sarebbe stata una lezione pesante come le altre, ma i presenti hanno avuto modo di ricredersi.  Se chi non ha potuto seguire la lezione è ancora di questa idea, speriamo che, leggendo il nostro articolo, potrà cambiare opinione.

Per chi non lo sapesse, Alessandro Barbero è un noto storico di Torino specializzato in storia medievale. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università degli Studi di Torino, è stato ricercatore e, dal 1998, professore universitario; collabora, inoltre, con diversi programmi televisivi e, poche settimane fa, ha annunciato il proprio pensionamento.

Conosciuto da moltissimi, il riservato prof. Barbero deve la propria popolarità anche all’attività non del tutto volontaria sui social, dove alcuni ammiratori hanno caricato parti di sue conferenze.

A tutti noi studenti è sicuramente capitato di vedere un video di una lezione di Barbero, assegnatoci dai nostri professori. Ma come mai questi fanno spesso affidamento proprio a lui e non ad altri storici? Per trovare la risposta, è sufficiente guardare almeno una volta uno dei suoi video. Il professore è così conosciuto grazie al suo coinvolgente modo di spiegare. Egli, infatti, a differenza di altri esperti, riesce ad affascinare i propri ascoltatori, presentando avvenimenti storici in modo chiaro e comprensibile per tutti. La grande enfasi e la grande passione per la storia, che egli inserisce in ogni sua spiegazione, trascinano chi lo ascolta nella curiosità di saperne sempre di più. E diventa davvero interessante seguire le lezioni di uno storico così appassionato. Perciò, è stato per noi un vero piacere assistere alla lezione-dialogo tenuta dal professore. È così importante per noi giovani incontrare adulti capaci di trasmettere in modo così efficace il proprio sapere!

I temi affrontati durante l’incontro hanno riguardato la storia romana (argomento studiato dalle classi seconde) e il periodo del Medioevo (studiato dalle classi terze). Partendo dalle domande proposte dagli studenti, Barbero ha approfondito alcuni aspetti dei due periodi storici presi in esame, cercando di risolvere nel modo più esauriente possibile ogni nostra curiosità. Non si è trattato quindi di una lezione tenuta con l’approccio all’insegnamento a cui molti siamo abituati, che talvolta ci fa perdere interesse per gli argomenti trattati e che sembra avere il solo intento di trasmettere nozioni, facendoci imparare la successione dei fatti storici e come questi siano avvenuti. Il prof. Barbero ci ha, invece, fatto ragionare sul funzionamento della società delle epoche affrontate e, tramite esempi, ha reso la spiegazione ancora più comprensibile.

Durante l’incontro, si è parlato della correlazione tra storia e storiografia, in rapporto alla difficoltà di interpretare le fonti disponibili, che sono inevitabilmente soggettive, al fine di dare una spiegazione ad avvenimenti storici di cui conosciamo l’esistenza, ma non sempre le cause. Per spiegare la non totale affidabilità delle fonti, il professore si è avvalso di due esempi: l’editto di Costantino sul cristianesimo e le documentazioni riguardanti le cause dell’incendio a Roma sotto l’imperatore Nerone, trattate dal punto di vista dei senatori. 

Sempre a proposito di Impero romano, si è parlato della Colonna Traiana, un’imponente colonna scolpita con funzione celebrativa e funeraria, i cui rilievi raffigurano la vittoriosa campagna in Dacia condotta dall’imperatore Traiano. Tra le numerose scene di battaglia, si possono osservare dei soldati romani che decapitano ferocemente i nemici sconfitti. A partire da queste raffigurazioni, si può capire che lo scopo dei rilievi fosse quello di celebrare le azioni compiute da soldati, presentandole come eroiche. Noi, tutt’ora, non condanniamo queste azioni, perché siamo a conoscenza della potenza e vastità dell’Impero romano e di tutte le guerre che ha combattuto per raggiungere la sua nomea, ma spesso non teniamo in considerazione come queste guerre siano state condotte. Quando, invece, queste stesse azioni di violenza sono compiute in guerra al giorno d’oggi, siamo decisamente più propensi a ritenerle disumane. È interessante come le fonti antiche siano in grado di influenzare il nostro giudizio a proposito di un determinato argomento, presentandolo, in questo caso, come atto giusto ed eroico, anche quando si tratta di guerre feroci. Mentre, per quanto riguarda le guerre attuali, il solo fatto che queste siano a noi contemporanee, ci mette nella condizione di formulare una nostra opinione sui fatti, opinione che, spesso, non coincide con il giudizio espresso su azioni simili, ma compiute in passato. Varrebbe la pena rifletterci su. 

Barbero, successivamente, ha spiegato la differenza tra la globalizzazione romana e quella contemporanea: mentre la prima riguarda la possibilità di entrare in contatto con tutto il mondo, la seconda consente anche di farlo istantaneamente.

Durante l’incontro siamo poi passati a parlare di storia medievale e, a proposito di misteri storici irrisolti, Barbero ha dichiarato di essere particolarmente affascinato dalla storia di Giovanna D’arco, ragazzina che, durante la guerra dei cent’anni, si sentì chiamata da Dio, con l’incarico di risollevare le sorti della Francia, che stava per soccombere all’Inghilterra. Il re e i suoi consiglieri, disperati per le sorti del proprio Paese, decisero, quindi, di accettare la proposta della giovane, mettendola a capo dell’esercito francese, che riuscì, sotto il suo comando, a vincere la battaglia di Orleans. Rimane ancora un mistero il modo in cui una ragazzina come Giovanna sia stata in grado di indossare un’armatura pesante come quelle dell’epoca, gestire un cavallo da guerra e, soprattutto, portare l’esercito francese alla vittoria. Questo mistero è e rimarrà per sempre irrisolto ed è forse proprio l’alone di mistero che circonda tale evento storico a renderlo ancora più interessante. 

Oltre all’impresa di Giovanna D’arco, durante l’incontro è stato approfondito anche il celebre viaggio intrapreso da Colombo, che ha portato alla scoperta dell’America. Tale viaggio, come spiegato dal professor Barbero, fu finanziato dal re e dalla regina di Spagna per interessi legati al commercio in Oriente. Trovare una rotta alternativa per giungere in Oriente avrebbe permesso agli spagnoli di prevalere sui portoghesi, loro concorrenti nel commercio, ricavando così un grande beneficio economico.  Il professore ha poi evidenziato la ragione per cui questo viaggio fosse ritenuto insensato: l’impresa era considerata impossibile, non perché a quell’epoca si pensasse che la Terra fosse piatta e, arrivati alla sua fine, si potesse cadere nel vuoto, come sostiene il comune pensiero attuale,  ma perché, secondo i calcoli di quel tempo, la Terra, sferica, era troppo grande e il mare troppo vasto, per riuscire ad arrivare in India dalla Spagna, seguendo la rotta occidentale. Sappiamo per certo che, nel Medioevo, si fosse già a conoscenza della sfericità della Terra, grazie ai ritratti degli imperatori, raffigurati con una sfera nelle mani che simboleggiava il globo terrestre e il loro potere su di esso. Dite la verità, neanche voi lo sapevate!

Mentre, a quell’epoca, tutti erano consapevoli che la Terra non fosse piatta, non si sapeva ancora che questa girasse intorno al Sole. Il primo a sostenere questa ipotesi fu Galileo Galilei. La sua scoperta, però, contraddiceva la Bibbia e, di conseguenza, la Chiesa, perciò gli venne permesso di divulgare la sua convinzione a patto che non la presentasse come verità assoluta. Quando Galilei si rifiutò di seguire queste limitazioni, la Chiesa lo condannò e lo processò per eresia e venne quindi obbligato a dichiarare falsa la propria scoperta.

Alcuni membri dell’Inquisizione ecclesiastica giunsero alla conclusione che Galilei avesse ragione. Nonostante questo, non poterono far altro che condannarlo, in quanto non potevano consentire che una verità scientifica andasse contro il contenuto della Bibbia. Quindi, oggi come allora, non sempre la realtà-verità viene presentata all’opinione pubblica in quanto non sempre conveniente.

Come avete potuto dedurre, anche alla base di quelli che sembrano i più semplici eventi storici, è sempre presente una spiegazione più complessa ed articolata. La nostra migliore capacità, in quanto studenti, deve essere quella di non accontentarci di conoscere “la punta dell’iceberg”, ma di avere la curiosità di andare a fondo, comprendendo i meccanismi e le relazioni di causa-effetto che accompagnano ogni avvenimento, che sia esso passato o presente. In questo senso, speriamo, quindi, che la lettura di questo articolo sia stata per voi un punto di partenza e auguriamo a ciascuno di voi di non stancarsi mai di imparare!

Matilde P. e Flavia B. 2A

Leggi anche

MARA VENIER, INGHIOTTITA DA UN’ONDA TROPPO ALTA

Zia Mara travolta dalle polemiche dopo Domenica In Domenica 11 febbraio è andata in onda, …

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com