Breaking News
Home / Attualità ed evenTO / MARA VENIER, INGHIOTTITA DA UN’ONDA TROPPO ALTA

MARA VENIER, INGHIOTTITA DA UN’ONDA TROPPO ALTA

Zia Mara travolta dalle polemiche dopo Domenica In

Domenica 11 febbraio è andata in onda, condotta dalla mitica Mara Venier, la solita Domenica In, che stavolta non si può definire proprio solita. Questa puntata è stata infatti definita “una brutta pagina” per la tv di Stato. 

La cara Mara durante la puntata ha avuto la brillante idea di interrompere il cantante Dargen D’amico durante un suo discorso piuttosto profondo riguardante gli immigrati: “Quello che gli immigrati immettono nelle casse dello Stato per pagarci le pensioni è più di quello che spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che andrebbero raccontate”. La conduttrice, a seguito della brusca interruzione, ha esordito con: “Qui è una festa, parliamo di musica. Ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, e noi il tempo non ce l’abbiamo”. Mara, Mara, Mara, noi possiamo anche capire che il tempo in tv stringa sempre, ma pare ovvio che se interrompi un discorso del genere, questo ti si ritorcerà contro. Nella stessa puntata altre due voci si sono fatte sentire: Ghali, rispondendo all’ambasciatore istraeliano, ha infatti esordito con: “Per cosa altro avrei dovuto usare questo palco? Io sono un musicista prima di salire su questo palco: ho sempre parlato di questo fin da quando sono bambino”. Per quanto riguarda la seconda voce, si è trattato di un comunicato stampa che, a fine puntata, è stato fatto leggere a Mara, palesemente obbligata a farlo. Il comunicato in questione era di Roberto Sergio, Amministratore Delegato della Rai che per l’occasione ha scritto parole di solidarietà nei confronti di Israele e della comunità ebraica. 

Dopo l’interruzione della conduttrice si è alzato un polverone di polemiche alle quali zia Mara ovviamente ha risposto a modo in un’intervista svolta i giorni seguenti. Durante quest’intervista Mara ha spiegato le sue ragioni dicendo che “Eravamo in ritardo, molti artisti dovevano ancora cantare, e quattro di loro non sono riusciti a farlo, infatti torneranno da me domenica. Si figuri se ho paura ad affrontare il tema dei migranti. L’ho fatto molte volte. Ora ho invitato Dargen D’Amico in trasmissione domenica prossima, spero che venga”. La conduttrice ha poi aggiunto, forse in tono vittimista: “Soffro molto, perché mai in vita mia ho censurato qualcuno, né sono mai stata accusata di censura.”

E’ sempre stato difficile conciliare politica e spettacolo. Lo è ancora di più nel momento in cui, su un palcoscenico in Eurovisione, un artista prende posizione a favore di un paese in guerra. 

Il conflitto armato che si sta consumando tra Palestina ed Israele è estremamente complesso. Individuare le cause ed i colpevoli non è per niente semplice, soprattutto se si mette in conto che le radici di questa guerra sono riconducibili al secolo scorso. Per questo motivo, prendere posizione, specialmente se non si è ben informati, può rappresentare un’arma a doppio taglio.

Tutto questo, però, non può essere motivo di censura nei confronti di nessuna persona. Che il palco sia quello di Sanremo o del più sconosciuto palazzetto di periferia, un artista deve sempre avere il diritto di dire quello che vuole, quando vuole.

La politica, in particolare i vertici Rai, dovrebbe concentrarsi sui reali problemi della società, invece che mandare comunicati da far leggere in diretta. Dargen e Ghali non hanno parlato di realtà immaginarie: il problema dei migranti investe tutto il Mediterraneo, milioni di persone rischiano la vita migrando a causa delle condizioni svantaggiose in cui vivono nei propri paesi. Inoltre, la guerra tra Israele e Palestina sicuramente non è iniziata il 7 Ottobre 2023. Le cause sono complesse e le forze messe in campo non sono paritarie. Il risultato sono montagne di corpi accatastati ai margini delle strade: uomini, donne e soprattutto bambini che non potranno più riabbracciare le loro famiglie. 

La censura è lo strumento delle dittature. Fino a prova contraria, l’Italia non lo è e speriamo non torni mai a esserlo.

Lorenzo R. Ludovica R. Letizia F. e tutta la redazione

Leggi anche

Gli attentati terroristici

Dopo l’ultimo attentato avvenuto a Mosca, la paura per i terroristi è aumentata ancora di …

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com