Cogestione: svago e leggerezza nel rispetto delle regole

L’evento forse più atteso di questo mese, la cogestione, si è svolto il giovedì e il venerdì dopo il rientro dalle vacanze pasquali. A differenza dell’anno scorso, essa è stata organizzata su due giorni, con pause tra un’attività e la successiva, considerando il tempo dei vari spostamenti e il fatto che i laboratori siano effettivamente durati due ore. Le giornate sono state infatti strutturate con due turni di laboratori, con un appello alle 8 e un contrappello a fine giornata. Consapevoli delle difficoltà riscontrate l’anno scorso, i rappresentanti hanno anche previsto un corpo di sicurezza composto da studenti che avevano il compito di controllare che tutto si svolgesse come previsto dall’organizzazione mantenendo l’ordine generale. 

L’esperienza è stata complessivamente molto positiva. I rappresentanti in primis si sono impegnati per la buona riuscita del progetto. Infatti, hanno fatto parte anche loro della sicurezza e si sono resi disponibili per ogni evenienza, come il ritrovamento di oggetti smarriti. Inoltre hanno fornito anche aiuto a chi aveva avuto difficoltà per le iscrizioni ai laboratori. Le prenotazioni per i laboratori, infatti, hanno dato qualche problema, ma i rappresentanti hanno allestito un info point per poter garantire ad ogni studente di partecipare alle attività proposte. Purtroppo, non tutti hanno rispettato con coerenza le prenotazioni effettuate, rendendo la realizzazione delle due giornate non sempre così accurata come era stata pensata.

Alcuni studenti si sono lamentati della rigidità con cui gli addetti alla sicurezza pretendevano il rispetto dell’organizzazione, sostenendo che la cogestione dell’anno scorso fosse stata più divertente, dato che c’era stata più libertà. Davvero, quindi, alcuni hanno preferito la più scarsa organizzazione dell’evento dello scorso anno, piuttosto che una gestione migliore delle attività che, però, ha richiesto maggiore serietà da parte di tutti? Ma in quel modo, non si perde, forse, il senso della cogestione? Queste giornate dovrebbero essere dedicate a provare nuove attività e a rafforzare le relazioni all’interno del gruppo di studenti, soprattutto tra sede e succursale. Certamente, da un altro punto di vista, due giorni di pausa dallo stress scolastico sono visti dagli studenti anche come opportunità per svagarsi. La cogestione, quindi, dovrebbe essere considerata come momento di leggerezza, ma anche come occasione di formazione e forse tutti gli studenti dovrebbero riuscire a mettere da parte il proprio desiderio di libertà, senza dimenticare il vero obiettivo di questa iniziativa che è soprattutto educativo. Così facendo, questo evento sarebbe più utile per tutta la comunità scolastica.

Va comunque detto che, nonostante tutto, queste due giornate sono state davvero divertenti e coinvolgenti per tutti e hanno fatto percepire ai presenti la bella atmosfera che si respira al Catta.

 Flavia B. e Matilde P. 2A