30/12/2020
Uno degli highlights di queste vacanze di Natale 2020 è stata l’uscita di “Soul”, prodotto dalla Disney e uscito il 25 dicembre sulla piattaforma streaming Disney+.
Questo film è stato presentato all’esposizione della Disney nel 2019 e la sua uscita sarebbe dovuta essere il 19 giugno 2020, ma in seguito alle restrizioni causate dalla pandemia, è stato rimandata.
Uno degli aspetti più rilevanti è il gruppo di attori e personaggi famosi impegnati nel doppiaggio, sia italiano, sia inglese. Infatti, nella versione inglese, si possono riconoscere le voci di Jamie Foxx, attore e cantante famoso per “In Living Color”, Tina Fey, attrice e comica famosa per “Mean Girls” e “Saturday Night Live”, Questlove, batterista della band “The Roots”, e Daveed Diggs, noto per i suoi ruoli in “Hamilton” e nella band “clipping”. Nella versione italiana troviamo Neri Marcorè, attore famoso per programmi Tv come “Dimartedì” e film come “Latin Lover” e Paola Cortellesi, attrice e comica famosa per pellicole come “Come un gatto in tangenziale”.
“Soul” è un film ricco di significati profondi espressi sia esplicitamente, attraverso i dialoghi tra i personaggi, sia implicitamente, tramite il susseguirsi degli avvenimenti.
Ma di che cosa parla?
Dopo la classica introduzione Disney, veniamo introdotti in un momento di vita di Joe Gardner, insegnante di musica e grande appassionato del genere jazz. Lo seguiamo in una sua giornata tipo e quando, a causa di una distrazione, cade in un tombino e la sua anima viene trasportata nell’ante-mondo. Dopo varie peripezie, incontra 22, con cui instaura un forte legame. In sua compagnia, Joe intraprende il viaggio per tornare nel suo corpo.
La particolarità di questo film è che la sua visione riesce a coinvolgere spettatori di diverse fasce d’età. Infatti, per i bambini è un semplice film di animazione a volte comico, mentre per gli adulti, il discorso è diverso, dato che loro ne riescono a cogliere realmente il significato. Il pregio delle produzioni Disney, soprattutto di quelli più recenti, è l’abilità nel “mascherare” argomenti impegnativi, come in questo caso la depressione, in film d’animazione che di solito vengono considerati “per bambini”.
In conclusione, consigliamo questo film a coloro ai quali sono piaciuti molto “Coco”, “Inside out” e a chi non rinuncia a dei momenti di riflessione.
Alessandra e Chiara, 2I