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SANREMO 2023, TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO E (FORSE) TI SEI PERSO

Una volta all’anno, cinque serate, ventotto cantanti, un solo vincitore ma soprattutto pochissime ore di sonno. Che si vuole più di così? Questo è Sanremo.
Sanremo, Imperia – Cari, bellissimi e fidati lettori, come sapete nella settimana che va dal 7 all’11 Febbraio 2023 si è tenuto il tanto amato Festival della musica di Sanremo. Amadeus, il direttore artistico, è stato affiancato dall’evergreen Gianni Morandi come conduttore della settantatreesima edizione del Festival. I due sono stati supportati nelle cinque serate sanremesi dalle ormai “tradizionali” vallette. Le fortunate elette sono state niente meno che Chiara Ferragni, influencer e imprenditrice digitale alla sua prima esperienza sul grande schermo; Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice di successo; Paola Egonu, pallavolista italiana e, ultima ma non per importanza, Chiara Francini, attrice, comica e scrittrice. Le quattro donne hanno portato sul palco ligure la loro personalità ma anche l’ormai immancabile monologo. La Ferragni ha cercato di far breccia nel cuore degli italiani con una lettera strappalacrime rivolta alla sè del passato, mentre Francesca Fagnani ha optato per uno stile più classico ma trattando un argomento molto attuale (portato in scena anche nella serie Rai: “Mare Fuori”): il disagio dei ragazzi nelle carceri minorili. Paola Egonu ha deciso di raccontare parte della sua vita al grande pubblico italiano, in particolare degli episodi di razzismo di cui è stata vittima. Infine, Chiara Francini, di sicuro la più sciolta e a suo agio delle quattro, ha denunciato dal palco dell’Ariston le pressioni sociali che schiacciano le donne che non vivono all’interno degli standard. Momenti particolarmente toccanti (chi più e chi meno) come anche l’intervento di Roberto Benigni, in occasione dell’anniversario della stesura della Costituzione Italiana, sotto gli occhi divertiti del Presidente della Repubblica Sergio Matterella.
All’evento hanno partecipato ventotto cantanti, ventidue scelti e sei provenienti da Sanremo Giovani. Di conseguenza sono ventotto le canzoni in gara suddivise tra la prima e la seconda serata, senza contare la tradizionale nottata delle cover dove i cantanti sono stati affiancati da colleghi più o meno esperti in rivisitazioni di pezzi storici. Il palco del teatro Ariston è stato anche poi calcato dai “Super ospiti” sia internazionali che non: dai Black Eyed Peas e i Depeche Mode ai Måneskin, passando per gli Avengers del secolo scorso (Morandi, Al Bano e Ranieri). Sono stati proprio loro a ravvivare il cuore dei nostalgici con un medley dei loro successi migliori e, probabilmente, la maggior parte degli italiani sta ancora cercando dove bisogni firmare per arrivare ad ottant’anni nella stessa forma smagliante di Gianni Morandi. Il cantante, conduttore insieme ad Amadeus, è stato sempre particolarmente attivo: dalla corsa in platea durante la serata delle cover, al meme con la scopa, senza contare la sua rivisitazione, insieme a Sangiovanni, del suo celebre brano: “Fatti mandare dalla mamma”.
Insomma, un Festival per niente noioso nonostante le luci dell’Ariston si spegnessero sempre a notte fonda, per la felicità di Fiorello che capitanava l’after party sanremese. Infatti, per rendere il tutto ancora più interessante non sono mancati gli scandali e le polemiche all’italiana: l’egocentrismo di Fedez nei confronti di sua moglie, il Blanco poco ambientalista a cui viene suggerita una visita da Amplifon, i vaccini di Madame e il limone poco duro e molto fluido (di genere ovviamente) di Rosa Chemical.
Una cosa però è certa: menomale che Sanremo si svolge una volta l’anno.

PAGELLONE CANTERINO:
ANNA OXA (Sali): probabilmente i meme sui suoi acuti sono maggiori delle views su youtube del suo pezzo. Ah, per favore Anna #USA LA SPAZZOLA
ARIETE (Mare di guai): Ci si aspettavano grandi cose da lei, non ha però né sfondato e neanche impressionato. #CALMA PIATTA
ARTICOLO 31 (Un bel viaggio): I millennial nostalgici hanno dovuto sfoderare la loro scorta di fazzoletti migliori per questa reunion. #GALLO VECCHIO FA BUON BRODO
COLAPESCE & DIMARTINO (Splash): Il format della canzone è simile a quello della celebre Musica Leggerissima, il testo no. Anzi, è anche meglio. #SECCHIATA DI PAROLE, SPLASH.
COLLA ZIO (Non mi va): Signore e Signori, ecco a voi… i soli ed unici… Polaretti della Dolfin! Ah no, sono soltanto i Colla Zio, come non detto. #POOPOPOPOPOOLARETTI
COMA_COSE (L’addio): Altro che addio, I Coma_cose si sposano. Speriamo che il prossimo anno non portino la canzone “Per sempre” e annuncino il divorzio. #PER SEMPRE FELICI E CONTENTI
ELODIE (Due): Elodie è Elodie: il ritmo c’è e la voce pure anche se forse ci si aspettava qualcosina in più. Bello il messaggio mandato durante la serata dei duetti contro il body shaming. #PALADINA
GIANLUCA GRIGNANI (Destinazione paradiso): Nonostante i suoi problemi personali, principalmente con l’alcool, sull’Ariston ha portato un pezzo non eccezionale ma un importante messaggio contro la guerra. D’altronde, meglio l’alcool della guerra. #SI’ AGLI SHOT-TINI
GIANMARIA (Mostro): Ѐ il vincitore di Sanremo Giovani, il ritmo della canzone non è male ma ha ancora un po’ di strada da fare. #SULLA GIUSTA STRADA
GIORGIA (Parole dette male): Il ritorno dopo ventidue anni non è sfavillante come ci si aspettava, ma quando duetta con Elisa, nella serata delle cover, si capisce il perché sia considerata una delle più belle voci femminili italiane. #ED È SUBITO 2001
I CUGINI DI CAMPAGNA (Lettera 22): Come volevasi dimostrare chi li aveva al Fanta Sanremo ha fatto il colpaccio. La canzone di per sé non è male nonostante sembri congelata al secolo scorso. #I NUMERI 22
LAZZA (Cenere): Vera rivelazione di questo Sanremo, è entrato prepotentemente nel cuore di tutti, ma in soprattutto in quello delle mamme italiane. Speriamo soltanto che non sparisca come cenere nei prossimi mesi. #A ME NON SERVE IL TIRAMISÙ MA AL MASSIMO IL TIRAMI-GIÙ

LDA (Se poi domani): La casa di Amici ha prodotto allievi più illustri e talentuosi di lui. La canzone non entusiasma per niente, anzi potrebbe essere proposta come rivisitazione della Ninna Nanna. #BUONANOTTE UAGLIO’
LEO GASSMAN (Terzo Cuore): Più che un terzo cuore servirebbe un terzo orecchio. La prova che nonostante tu abbia vinto la categoria nuove proposte nel 2020 non vuol dire che sei un fenomeno. #PROVACI ANCORA LEO.
LEVANTE (Vivo): Di sicuro vive, quello si è capito. Canzone caruccia, forse un pò meglio del ventitreesimo posto, sotto a gIANMARIA e prima di Anna Oxa #UNDERRATED
MADAME (Il bene nel male): Le polemiche le lascia fuori dal palco e, nonostante la canzone non sia delle sue più belle, si intravede la maturità sviluppata e il tanto talento. #BACIATA DAL TALENTO
MARA SATTEI (Duemila minuti): Famosa per i suoi feat. con Tedua e le produzioni del fratellino Tha Supreme, sul palco dell’Ariston sembrava le mancasse qualcosa. Forse proprio i #FEAT ?
MARCO MENGONI (Due vite): Arriva da favorito ed esce con la palma in mano, della serie: entro, spacco, esco, ciao. #FUORICLASSE
MODÀ (Lasciami): Nonostante siano ormai degli artisti navigati, la loro performance non sembrava degna della loro fama. Forse, #SONO PASSATI DI MODÀ
MR. RAIN (Supereroi): La trovata dei bambini in prima serata che cantano di depressione e mental health sembrava perfettamente studiata per accaparrarsi quella parte di voti provenienti dagli over settanta. Invece, la canzone è bella, ritmata e il messaggio che trasmette è importante ed attuale; non a caso l’Achille Lauro senza tatuaggi si è classificato terzo. #MR. RAIN OF COMPLIMENTS
OLLY (Polvere): la canzone non è malaccio e lui con l’autotune è bravino. Il duetto con la Cuccarini perfettamente azzeccato. #E VOLA, CON QUANTO FIATO IN GOLA, IL BUIO TI CONSOLA, LA NOTTE VOLA
PAOLA & CHIARA (Furore): Nessuno ha ancora capito chi sia Paola e chi Chiara e i vestitini abbinati stile Shining non aiutano. Indubbiamente questa sarà una delle canzoni che si sentiranno di più alla radio visto il ritmo e il balletto coordinato. #SORELLE PER LA PELLE
ROSA CHEMICAL (Made in Italy): Arrivato come il paladino della fluidità gender contro il governo Meloni, verrà invece ricordato come colui che ha aperto le pratiche per il divorzio dei Ferragnez. #IL CUPIDO AL CONTRARIO
SETHU (Cause perse): Sicuramente ha fatto un fanta Sanremo migliore del sanremo vero e proprio. Arriva ultimo ma aspetterei nel dire causa persa, magari verrà colpito dall’effetto Tananai. #EFFETTO TANANAI

SHARI (Egoista): La voce manca un po’ e la canzone ne risente sembrando particolarmente lenta in alcuni tratti e sempre lì lì per esplodere anche se non succede mai. #TIGRATA
TANANAI (Tango): Tutti, sotto sotto, speravano arrivasse ultimo. Invece ha stupito positivamente con il suo “Tango” tra le macerie della guerra. #BALLERINO IMPAVIDO
ULTIMO (Alba): Partito favorito insieme a Mengoni anche se, dopo la sua prima esibizione, ci si è resi conto di una cosa: la voce c’è, la canzone un po’ meno. Il duetto con Eros Ramazzotti non ha fatto che confermare la teoria. A Ultimo #URLA UN PO’ MENO PLS
WILL (Stupido): Stupido di certo non è, ma in quanto a voce non ci siamo. Dei giovani, la sua performance è stata una delle più deboli, si vede che è ancora un po’ #ACERBO.
Letizia F. 4H

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