Breaking News
Home / Cultura / Notte, costellazioni e musica – I colori di Miró
immagine a cura di Martina G.

Notte, costellazioni e musica – I colori di Miró

Torino – Al Mastio della Cittadella un’ora trascorsa alla mostra di Mirò è come un’immersione in un labirinto di colori scomposti in pennellate e macchie che donano all’osservatore una visione unica del mondo, quella dell’artista che non si ferma a ricerche preconcette e morte, ma sperimenta tecniche differenti per cogliere gli aspetti più profondi e apparentemente nascosti di ciò che ci circonda.

 

Colori vivaci e contorni marcati, pennellate semplici e spesse, macchie d’inchiostro nero su fondo chiaro, tratti a matita colorata che si intrecciano, sezioni rosse, blu, verdi e gialle, linee continue e sottili. Notte, costellazioni e musica come soggetti. Quadri pieni di gioia, che si contrappone alla monotonia della realtà quotidiana e ci riporta alla fanciullezza, ad un’infanzia composta di pochi tratti liberi e decisi, che catturano l’allegria di un istante. Tratti mobili, in grado di racchiudere la versatilità dei secondi che passano con caratteri giocosi. Dipinti che permettono di addentrarsi in un mondo fantastico senza alcun bisogno di dettagli realistici, né di immagini riconducibili a personaggi noti. Un’arte del tutto nuova che, nella sua originalità, porta a contraddizioni nell’osservatore, anche in quello che non è abituato a tal genere di opere, ma che allo stesso tempo non può che esserne affascinato. 

È questa l’arte di Joan Miró, artista catalano fra i più emergenti del Novecento. Egli ricerca in ogni sua opera un linguaggio universale, ispirandosi anche all’arte primitiva, quella africana e a grandi personalità come Pablo Picasso, creando uno stile pienamente suo e sperimentando tecniche innovative. Nei suoi quadri ogni forma deve essere al suo posto, altrimenti “la circolazione si interrompe”, come afferma lo stesso Miró, e l’opera perde tutto il suo significato. Quel che importa è, infatti, il carico di sensazioni che si diffonde a partire dalla tela e che deve raggiungere l’osservatore con impeto. All’artista piace, però, cimentarsi in ambiti che si allontanano dalla semplice pittura ed è così che nascono le sue opere in ceramica come “Personnage V”, o composizioni come il tappeto “La leçon Deski”. 

Attraverso l’arte di Miró, si può osservare il mondo con uno sguardo completamente diverso da quello comune a tutti ed è proprio ciò che accade visitando la mostra che si tiene al Mastio della Cittadella nel centro di Torino. Osservando le sue opere ci si perde in un labirinto di colori che, se a primo impatto possono creare una certa confusione, delineano in realtà un percorso definito di pennellate che vanno dalle ceramiche e dalle illustrazioni di raccolte di poesia ai dipinti su tela e a quelli su foglio litografico, dalle cover per vinili musicali ai manifesti… Un’esplosione di colori attraverso i quali l’artista esprime le sue emozioni e il suo punto di vista in merito ad alcuni aspetti della vita quotidiana, ritenendo che in tutte le cose c’è “questa specie di presenza umana” che egli definisce mitologia e rappresenta con la sua arte, arte che non può che rimanere impressa nell’osservatore proprio come l’inchiostro che Miró stende sulla sua tela. 

Martina G. 2^A 

 

Leggi anche

E Se la Cultura Non Servisse?

Nella nostra società, la cultura è spesso apparentemente esaltata come una forza positiva che arricchisce …

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com