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Fonte: @myanimelist su X

KENSUKE USHIO: L’EROE, LA MOTOSEGA E IL PARADISO

La vita di una persona si può conoscere unicamente tramite quello che ha creato.

Kensuke Ushio è proprio una di queste persone. 

Anche se io raccontassi la sua biografia, egli rimarrebbe comunque il genio che ha creato le colonne sonore più belle di sempre. 

 

Per quanto una persona può non aver mai sentito parlare di anime o in generale è all’oscuro di ciò che l’industria d’animazione giapponese ha prodotto, cercando una serie da vedere su Netflix, avrà certamente notato la locandina de “La forma della voce” (A silent voice -2016-). 

I film di animazione giapponese, come quello appena citato, raggiungono livelli di fama internazionale appena fuoriescono dal mercato nipponico ed è tutto merito della produzione che c’è dietro oltre che alla storia in sé.

A parte il reparto animazione, Kensuke Ushio è colui che è stato chiamato per dare vita alla  colonna sonora de “La forma della voce”. 

Si nota sin da subito che la produzione dietro le musiche del film è di alto livello ed essa riesce ad enfatizzare la trama e le scene come nessun’altra. 

Questo è il potere di una buona colonna sonora: dare profondità e incrementare la potenza delle emozioni provate in ogni scena della pellicola.  

E lo straordinario compositore in questione ci riesce superlativamente. 

Personalmente ho sempre pensato che le colonne sonore dietro alle produzioni giapponesi siano di tutt’altro livello rispetto a quelle occidentali. Basti pensare agli acclamati film dello studio Ghibli e alle loro colonne sonore, composte dalla leggenda Joe Hisaishi. 

Kensuke Ushio, per quanto mi riguarda, fa assolutamente parte di quell’ olimpo di produttori di colonne sonore che hanno lavorato ai progetti che più amo. 

E ci è arrivato grazie a una serie di capolavori di altissimo livello a cui lui ha dato il suo contributo producendo colonne sonore anch’esse ineguagliabili.

 

PING PONG THE ANIMATION (2014) 

Chiunque abbia visto “Ping Pong the Animation” potrà dire con estrema sincerità che ha visto qualcosa di fantastico. 

Tutti gli spettatori e io stesso siamo rimasti affascinati da quella pallina di 2.9 grammi che sfreccia a velocità altissime e ruota senza sosta cambiando continuamente direzione ogni volta che tocca il tavolo.  

“Ping Pong the Animation” è tutt’altro che un semplice “spokon” (supōtsu e konjō, “tenacia sportiva”, termine usato per definire i manga e gli anime di genere sportivo). Questa storia racconta l’amicizia, la semplice e pura amicizia che è allo stesso tempo così potente da travolgere tutto. È sicuramente uno dei migliori se non il migliore prodotto cinematografico che tratta quest’ argomento e, per chi vuole saperne di più, consiglio il video di Dario Moccia che, oltre a essere un fan della serie, è anche un grandissimo divulgatore di tutto ciò che è nerd nella sua rubrica “Nerd Cultura”.

Kensuke Ushio ha fatto molto per questo anime: ha trasformato un’animazione “fuori di testa”, una trama stupenda e lo stile inconfondibile dell’autore del manga Taiyō Matsumoto, in un prodotto completo, perfetto in ogni dettaglio. 

La produzione dietro l’anime è di altissimo livello (lo dice anche Dario Moccia nel suo video facendo un paragone diretto tra le tavole del manga e varie scene dell’anime). Il grandissimo Maasaki Yuasa e il suo studio di animazione hanno fatto un lavoro sbalorditivo facendo diventare realtà il dinamismo delle partite raffigurato nel manga. Insieme al resto della produzione c’è il lavoro di Kensuke Ushio: la forza che viene evocata dentro ogni singola traccia è assolutamente fantastica. 

La colonna sonora è l’anima di ogni progetto di animazione, senza di essa tutto perderebbe colore ed emozione.

Tracce come “Hero Theme” e “Like A Dance” danno una carica che non è paragonabile a niente che io abbia mai sentito, la potenza e la grinta che mostrano sono ineguagliabili e fanno riferimento ai sentimenti ardenti dei  due protagonisti della serie. 

È musica che fa davvero venire i brividi fino alle ossa. 

“Butterfly Joe” e “Tenderness” fanno provare sentimenti di malinconia e di  tristezza semplicemente stupendi e indescrivibili, ascoltandole quando vengono mostrate nelle scene corrispettive oppure separatamente. 

E tracce come “Game Analyst” e “Night Cruising” sono semplicemente stupende e la seconda è la mia preferita di tutto l’album. 

Un discorso totalmente a parte che mostra tutto il genio di Kensuke Ushio, va fatto per le tracce “Ping Pong Phase” e “Ping Pong Phase2”. 

Una persona normale, chiedendosi come fare una colonna sonora per un anime sul ping pong, creerebbe qualcosa di buono al massimo. 

Kensuke Ushio invece si è risposto che avrebbe dovuto usare delle palline da ping pong. 

Ebbene è proprio così. “Ping Pong Phase” è un vero e proprio viaggio di 37 secondi dove la melodia e il ritmo dettato dal rimbalzo delle palline si mescolano perfettamente creando qualcosa oltre il magnifico. 

A differenza di “Ping Pong Phase”, che è una vera e propria esplosione di suoni, “Ping Pong Phase2” è leggermente più calma, ma lascia spazio ai vari suoni di espandersi a piacimento e andare in direzioni diverse. Non per niente quest’ultima traccia dura 2 minuti. 

Ping Pong the animation rimane tuttora uno dei migliori anime di sempre, catturando in 11 episodi il cuore di molti e posizionandosi 79esimo su MyAnimeList con un 8.62 globale. 

I temi trattati e l’animazione sbalorditiva vengono enfatizzati dal lavoro superlativo di Kensuke Ushio, una delle migliori colonne sonore di sempre. 

Nel 2016 esce “A Silent Voice”, il film già citato precedentemente a cui ha lavorato anche Kensuke Ushio. L’intera colonna sonora del film merita un ascolto, soprattutto per chi ha già visto il film. 

Invece nel 2018 esce “Devilman Crybaby” sulla piattaforma di streaming Netflix. Essa è una serie anime originale (ONA) basata sul famosissimo manga di Go Nagai “Devilman”, trasportata in un’ambientazione moderna, ma che racconta le stesse incredibili vicende. 

L’animazione è di nuovo firmata da Maasaki Yuasa e, di conseguenza, è a livelli altissimi. 

Proprio per via del setting contemporaneo, la colonna sonora di Kensuke Ushio è più techno che mai. Le tracce sono potentissime e grintose proprio come il personaggio di Akira Fudo, l’eroe Devilman. 

Nel 2021 esce “Words Bubble Up Like Soda Pop”, un lungometraggio anime originale di Netflix. 

La storia non è assolutamente male e i colori vivaci e brillanti sono perfetti per raffigurare il periodo estivo. 

Come al solito Kensuke Ushio è l’uomo dietro la colonna sonora e ho apprezzato molto quest’ultima, soprattutto la traccia cardine del film “Words Bubble Up Like Soda Pop”. 

 

CHAINSAW MAN (2022)

Il progetto di animazione di Chainsaw Man rimarrà probabilmente nella storia come uno dei più grandi per budget e persone coinvolte. 

Il materiale di riferimento è il manga “Chainsaw Man” di Tatsuki Fujimoto, apprezzato ma allo stesso tempo criticato proprio per il modo in cui è scritto e per la personalità dell’autore. 

La storia tratta le vicende dei “Devil Hunters”, questi agenti dello stato che hanno il compito di uccidere demoni creati dalle paure peggiori dell’uomo, creature grottesche e inquietanti come nel caso del Diavolo Eternità. 

Dell’animazione si è occupata il famosissimo studio Mappa che ha lavorato a molti altri progetti enormi come “Attack On Titan” e che in questi mesi ha subito critiche per la condizione in cui gli animatori lavorano. 

L’animazione di altissimo livello è stata una certezza che ha permesso al progetto di andare ancora oltre. 

Con dodici episodi sono state prodotte dodici sigle di chiusura (ending) originali ognuna diversa dall’altra e affidata a un artista diverso ogni volta. 

Solo questi elementi fanno capire quanto grande sia stato il lavoro dietro il progetto Chainsaw Man e, alla produzione già formidabile, è stata aggiunta la presenza del già famoso Kensuke Ushio. 

Ogni singola scena, che sia grottesca o malinconica, ha come sottofondo una colonna sonora senza pari. Non ci sono vere e proprie tracce che vanno citate perché sono tutte ugualmente valide. 

La colonna sonora è divisa in tre album in base agli episodi e nonostante ci sia anche la raccolta di tutte le tracce, vale la pena ascoltarli uno alla volta per vivere appieno l’esperienza. 

In più ogni album ha una copertina diversa che fa riferimento a un momento preso dagli episodi in cui c’è quella colonna sonora. 

L’intero lavoro di Ushio in questo caso rispecchia pienamente l’atmosfera dell’anime e gli avvenimenti nella storia. 

Le tracce vanno dritte al punto anche quando tendono a essere inquietanti e soprattutto quando suscitano disperazione e tristezza per la morte di un personaggio. 

La storia e la colonna sonora sono completamente in sintonia e si complementano a vicenda ricreando il sentimento di paura che pervade Chainsaw Man. 

Consiglio personalmente le tracce “sweet dreams” e “you were here”.

 

HEAVENLY DELUSION-TENGOKU DAIMAKYŌ (2023)

Attualmente l’ultimo progetto a cui ha lavorato Kensuke Ushio è la serie “Heavenly Delusion” tratta dal manga di Masakazu Ishiguro. 

L’anime, attualmente disponibile su Disney +, è stato tratto da un manga anch’esso e racconta di un mondo post apocalittico nel quale gli umani devono riscattarsi e ricostruire la civiltà dalle macerie che rimangono mentre combattono contro mostri chiamati “Mangia-Uomini”. 

Di per sé la trama può sembrare scontata, ma l’intreccio di storie di vari personaggi e i misteri che devono essere svelati accendono la curiosità dello spettatore, oltre al fatto che le ambientazioni, per quanto riguarda l’anime, sono davvero stupende. 

“Heavenly Delusion” è la sintesi di molti elementi bellissimi, che insieme creano qualcosa di stupendo. Non avrei apprezzato così tanto questa serie se non fosse stato per i personaggi, la sigla e soprattutto la colonna sonora. 

Di per sé la storia e le vicende sono tristi e malinconiche, ma le interazioni tra i protagonisti rendono il tutto molto dolce amaro: da una parte ci sono morte e distruzione e dall’altra individui che scoprono l’amore o che mostrano legami che non potrebbero essere spezzati mai e poi mai. La colonna sonora, che non è più un sottofondo, ma diventa portatrice dei temi di cui parla l’anime, riassume tutti i sentimenti appena citati. 

La traccia “blue, blue sky” è la sintesi di ciò di cui sto parlando.

Due delle scene più tristi di tutto l’anime che mostrano il legame tra due personaggi, Shiro e Mimihime, e altri due personaggi nel futuro, il professor Usame e la sua amata, condividono la stessa colonna sonora ed è proprio questo collegamento a far capire allo spettatore che si trattano degli stessi personaggi a distanza di anni. 

Tutto questo è struggente e malinconico ma allo stesso tempo è forse la storia più bella di tutto l’anime e non sarebbe stato possibile se non fosse stato per la bellezza senza pari della traccia che la accompagna. 

L’essenza delle opere di Kensuke Ushio sta proprio in questo: per quanto una colonna sonora è bella, va ascoltata prima nel prodotto d’origine. Per questo invito prima a vedere gli anime di cui ho parlato e poi ascoltare la colonna sonora separatamente. 

Ricordare i sentimenti provati già una volta, ascoltando le musiche che facevano da sottofondo in quei momenti, è qualcosa di impagabile. 

È questa la vera forza e la bellezza delle colonne sonore, e dei lavori di Kensuke Ushio. 

 

Lorenzo R. 5C 

 

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