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DOPPIO DIPLOMA? 100 E FRODE

È incerto il futuro dei 132 ragazzi del corso di spagnolo del liceo Carlo Cattaneo, i quali, riposta la propria fiducia nelle promesse ribadite con fermezza per 5 anni, si sono visti defraudati di un riconoscimento per il proprio impegno e lavoro.

La  vicenda ha avuto inizio il 20/10/2009, quando la scuola, sotto la dirigenza dell’ex preside Sabatino D’Alessandro, ha inoltrato alla Provincia una formale richiesta di attivazione di un corso internazionale inglese/spagnolo, per offrire ai ragazzi partecipanti una preparazione tale da poter conseguire un doppio diploma, per il cui rilascio si è fatta richiesta, non accolta, il 2/11/2009. Confidando nell’esito positivo delle istanze già inviate, il liceo ha inserito nel POF (piano  dell’offerta formativa) il corso di scientifico internazionale bilingue, tralasciando di inoltrare, negli anni successivi, formale richiesta di attivazione del suddetto percorso di studi. Gli studenti, certi di ottenere, al termine dei 5 anni di formazione, il riconoscimento promesso, hanno svolto il programma particolare destinato all’ottenimento del doppio diploma, accettando un orario più gravoso rispetto alle sezioni di ordinamento, e impegnandosi a sostenere economicamente corsi supplementari DELE, gite e scambi culturali con la Spagna.

È nei primi mesi del 2015 che sono emerse alcune anomalie: per gli studenti del quinto anno non era prevista una quarta prova, necessaria per ottenere il doppio diploma. L’ex-dirigenza non è stata in grado di offrire risposte esaurienti ai dubbi e alle aspettative degli alunni e delle rispettive famiglie, che si sono attivati per rivendicare i propri diritti. Il nuovo preside, Giorgio Pidello, ha ereditato una situazione difficile e, al meglio delle sue possibilità, ha tentato ottimamente di arginarne i danni, agendo sempre al fine di tutelare i suoi studenti e insegnanti. A seguito della manifestazione del 19/10/2015, organizzata dagli studenti del liceo, gli alunni della sezione di bilinguismo hanno raggiunto, col Provveditorato, un conveniente compromesso: per i ragazzi dell’attuali classi quarte e quinte si apre la possibilità di ottenere l’homologación (ad oggi il titolo più alto che in Italia si possa raggiungere per la conoscenza della lingua spagnola), sostenendo una quarta prova; alle classi prime, seconde e terze, nonostante una decurtazione delle ore di spagnolo, sarà garantita una preparazione tale da poter conseguire, privatamente, e al costo di circa 200 euro, la certificazione DELE (livello B2, pari all’homologación). E’ in corso una trattativa, tra il MIUR e l’ambasciata spagnola, per un progetto futuro che prevede l’erogazione dell’ESABACHI, ovvero un effettivo doppio diploma, ma non si hanno notizie temporali al riguardo.

È invece ancora dubbia la sorte degli studenti della 2A, i quali, essendo essa una classe articolata (con al suo interno alunni del corso di scientifico ordinamento, e altri il cui percorso didattico comprende anche lo studio della lingua francese), non potranno sostenere l’ESABAC, la quarta prova necessaria per ottenere il doppio diploma francese.

Non è che una vittoria di Pirro, che non rimargina del tutto la ferita e non placa completamente la rabbia. Traditi da una scuola che avrebbe dovuto insegnare ad essere corretti e onesti, ma che, nascondendosi tra sotterfugi e silenzi, non si è dimostrata all’altezza dei valori di cui dovrebbe essere portavoce, almeno fino ad ora, ma speriamo nell’avvento della nuova dirigenza perché ci insegni davvero il valore della trasparenza.

Claudia Cuttano, 4M

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