Il Carlo 4.0
“Penso che esista qualcosa come il gene della prestazione. Se è nel tuo DNA, deve uscire allo scoperto. Per me, originariamente è venuto fuori attraverso la musica, poi è passato alla recitazione ed è venuto fuori da lì. Ho sempre avuto il bisogno di alzarmi ed esibirmi” –Cillian Murphy-
Cillian Murphy ha da poco trionfato ai Golden Globes, ricevendo un grande riconoscimento per la sua strepitosa interpretazione in Oppenheimer e io credo, e spero, sarà dovutamente premiato anche agli Oscar.
L’ESIGENZA DI ESIBIRSI
Cillian, classe 1976, cresce nel paese di Ballintemple che si trova nella stessa contea del suo paese natale: Douglas. È il maggiore di quattro fratelli e, fin da piccolo, vive in un ambiente pervaso da diverse culture: la mamma era un insegnate di origine Scandinava e il papà, americano, era un ispettore scolastico. Dalle professioni dei due genitori di Murphy si può intuirne l’educazione che riceve, la quale ha come capisaldi la disciplina e l’importanza dello studio. Inoltre, fin da quando era bambino, l’attore ha il desiderio naturale di esibirsi. Crescendo, Murphy scopre di essere attratto dalle arti negli anni al Presentation Brothers College, una scuola secondaria cattolica privata a Cork. La sua vita artistica, se così si può definire, comincia coltivando il sogno della musica. Infatti, Cillian e dei suoi amici fondano un gruppo jazz-roch negli anni Novanta: i Sons of Mr. Green Genes. La sua carriera musicale tuttavia viene stroncata quasi subito, quando in un nightclub assiste ad un’esibizione di Arancia Meccanica e capisce di volersi dedicare seriamente al teatro. È il 1996 e lui, studente ventenne di legge all’University College di Cork, si convince che non diventerà mai un avvocato.
GLI ESORDI
La sua carriera da attore inizia sul palcoscenico. Infatti, dopo un provino, prende parte al cast di un’opera teatrale che avrà un buon successo: Disco Pigs. Il teatro, la migliore palestra per un attore, permette al giovane Murphy di muovere i suoi primi passi nel mondo del cinema, non abbandonando mai uno stile di recitazione appreso sul palcoscenico. L’anno di svolta per Cillian è il 2002 quando partecipa, dopo essere stato notato dal regista Boyle, alla pellicola 28 giorni dopo, zombie movie considerato oggi un cult del genere.
Passa qualche anno, è il 2005, e per Cillian avviene l’incontro del destino con Christopher Nolan che gli dà una parte in Batman Begins (il primo di una trilogia di film molto acclamata). Murphy non ottiene tuttavia la parte del protagonista, ruolo per il quale si era presentato l’attore, bensì quella del dottore Crane e del suo malvagio alter ego, Spaventapasseri. Questo film segna l’inizio di una lunga collaborazione fra Cillian e il regista Britannico.
I PRIMI GRANDI RUOLI
Oltre ai blockbusters ad alto budget di Nolan, Cillian Murphy è spesso apparso in film meno conosciuti mettendo in mostra tutta la sua versatilità come attore. Alcune di queste pellicole sono: Il vento che accarezza l’erba (2006) e Sunshine (2007). Quest’ultimo è un film di fantascienza diretto da Boyle, regista con cui Cillian si ritrova nuovamente a lavorare. Murphy continua a convincere sia per la sua tecnica sia, e forse soprattutto, per il suo volto. Il viso dell’attore irlandese, infatti, è senza tempo e non solo: la faccia di Cillian ha dei lineamenti delicati che lo rendono un esempio di volto androgino. Grazie a queste sue caratteristiche, l’attore interpreta un ruolo femminile in ben due film: nel 2005 in Breakfast on Pluto di Neil Jordan, dove veste i panni di donna transgender, e in Peacock (2010), thriller psicologico di Michael Lander.
La seconda decade degli anni Duemila si apre per Cillian con la fama scaturita dal piccolo schermo grazie alla serie di successo Peaky Blinders. In questo prodotto l’attore interpreta Tommy Shelby, un boss della malavita inglese che si vuole fare strada a qualunque prezzo. Suddetto ruolo dà a Cillian veramente grande notorietà che gli permetterà di partecipare a produzioni di discreto successo. Tuttavia Murphy attende ancora il grande ruolo da protagonista.
LA TELEFONATA DI NOLAN
Nel 2021 Cillian Murphy riceve una telefonata di Nolan, il quale gli comunica di averlo scelto come protagonista del suo nuovo film: Oppenheimer.
Per Cillian, che non rinuncia mai ad una parte in un film di Nolan, è il coronamento di una carriera. Penso che un’interpretazione come quella che lui dà del brillante fisico capiti solo una volta nella vita di un attore. Dunque è corretto premiarlo dovutamente, anche considerando l’impegno profuso da Murphy per entrare a pieno nella parte: perdendo peso, allenando molto le espressioni facciali, adattandosi ai modi e ai costumi dello scienziato e prendendo lezioni di fisica.
“Il nostro impegno è stato teso a rendere la complessità di Oppenheimer, non trattandosi di un uomo semplice. Una grande mente può essere anche un peso.” -Cillian Murphy-
VITA PRIVATA E CURIOSITÀ
Invece, cosa si sa della sua vita privata?
La sua anima gemella è Yvonne McGuinness, con cui si fidanza nel 1996 per poi convolare a nozze nel 2004. La coppia dà alla luce due figli: Malachy, nel 2005, e Aran, nel 2007. Cillian non è un fan del mondo dei social, infatti non ne fa uso. Inoltre, nel corso delle interviste a cui l’attore si sottopone, quest’ultimo parla raramente della sua famiglia che preferisce rimanere distante dai riflettori.
Ora, qualche curiosità: Cillian è un vegetariano convinto. Inizia questa tipologia di dieta per entrare al meglio nel ruolo di Tommy Shelby. Successivamente, riprende a mangiare della carne, ma lo fa saltuariamente sia perché dichiara di non esserne attratto sia poiché è particolarmente sensibile verso le condizioni di numerosi allevamenti di animali. Per quanto riguarda amicizie con altri attori di rilevanza, si possono citare quelle con Liam Neeson e Colin Farrell. Infine, in ambito professionale è risaputo che Cillian preferisca di gran lunga le produzioni europee, cercando il più possibile di rimanere lontano dall’ambiente di Hollywood.
ALBERTO D. 2°S