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72 SEASONS: METALLICA ARE BACK

Il ritorno in grande stile di una delle band più influenti della storia della musica.

 

Stati Uniti- Se le voci di corridoio avevano fatto sospettare qualcosa e acceso la curiosità sui social, l’uscita della canzone “Lux Æterna” lo scorso novembre ha confermato tutte le teorie dei fans: i Metallica erano pronti a tornare in classifica, con un album in studio nuovo di zecca e ci sono riusciti! I mesi sono volati via, mentre le aspettative crescevano con l’uscita delle canzoni che hanno dato un assaggio di quello che, il 14 aprile, si è presentato in forma completa: “72 SEASONS”. 

 

C’è poco da dire: Hetfield, Hammett, Ulrich e Trujillo sono riusciti a sorprendere i fans con 12 nuove canzoni e a far ricredere chi pensava che questo album sarebbe stato un flop. Naturalmente i “4 horsemen” sono cambiati in 41 anni di carriera: sarebbe da incoscienti infatti aspettarsi nel 2023 un album al pari dei grandi capolavori che Hetfield e compagnia hanno creato durante il loro percorso musicale. 

Nessuno prevedeva qualcosa al pari di “Master of Puppets” o di “…And Justice For All”, perché è da riconoscere che quei tempi sono passati, fanno parte della loro discografia storica, che però, nonostante gli anni, fa ancora scatenare milioni di fans in tutto il mondo.

 

L’uscita di “72 SEASONS” è risultata tutt’altro che deludente: si può definire infatti un ritorno in grande stile dei Metallica. 

Nell’album si trovano riff, assoli e armonie da parte di Mr. Hammett  che ricordano (ma non replicano) i capolavori del passato (senza mai abbandonare l’amato pedale wah*…). Anche la chitarra di Hetfield non ha deluso le aspettative: dopo 41 anni, il creare riff indimenticabili sembra ancora calzare a pennello al lead singer della band che, in quest’ultimo lavoro, ha anche sperimentato con successo doppie tracce vocali. Robert Trujillo invece, il membro più “nuovo” (nel gruppo dal 2003), sembra essersi scatenato, senza volerlo nascondere, con intriganti linee di basso da non sottovalutare. Per quanto riguarda la batteria, pare quasi che Lars Ulrich abbia voluto scrollarsi di dosso le critiche accumulate negli anni addietro riguardo alla sua monotonia… al sentire la potenza con cui colpisce le pelli della sua Tama, le cosiddette critiche nei confronti del membro co-fondatore della band devono essersi vaporizzate.

 

Riff suonati all’infinito, passaggi strategici tra le strofe e gli assoli e momenti in cui non cantare sembra uno spreco d’aria: questo e molto altro nei 77 minuti racchiusi dietro quella copertina giallo-nera (un abbinamento cromatico particolare, che per certi versi può ricordare la segnaletica di pericolo). 

Ma cosa ci vogliono raccontare questi metallari ormai sessantenni, nel loro ultimo lavoro? 72 sono il numero di stagioni che portano un individuo all’età adulta. 

72 stagioni, 18 anni, 6570 giorni. Proprio questo ci narrano i Metallica: il percorso o meglio dire il vero e proprio viaggio della crescita, tra paure, fragilità e fantasie. 

Brani più o meno lunghi (da una “Lux Æterna” di 3 minuti a una “Inamorata” di 11 minuti) che vogliono trasmettere qualcosa: i quattro cavalieri del metal hanno voluto raccogliere le loro esperienze personali, per raccontare da una prospettiva ormai matura come sopravvivere a queste prime 72 stagioni della vita.

 

*PEDALE WAH: il pedale per effetti al quale Kirk Hammett è più affezionato, che riesce in qualche modo a inserire OVUNQUE (con risultati sorprendenti).

 

Carlotta B. 3P

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