Squadra significa fiducia

“Chi fa da sé fa per tre”, così recita un antico proverbio della cultura popolare italiana. Secondo questo proverbio lavorando per conto proprio, svolgendo un’attività da soli, si ottengono risultati migliori di quanto si potrebbe fare con l’aiuto di altre persone. Questo concetto si pone in perfetta contrapposizione con il significato di squadra, dove la collaborazione e l’aiuto reciproco sono due requisiti fondamentali per far funzionare tutte quelle dinamiche e quei rapporti che caratterizzano il concetto di squadra.

Come ogni rapporto di amicizia, o di qualsiasi altro genere, che ognuno di noi crea nel corso della propria vita, per essere stabile necessita della collaborazione di tutte le parti. Il rispetto e la condivisione riescono a stabilire una condizione di equilibrio che soddisfa le necessità di tutti. In una squadra le dinamiche funzionano nel medesimo modo, solo vengono estese ad un numero più elevato di persone. A differenza delle amicizie però, non scegliamo noi le compagne nè i compagni di squadra, ma dobbiamo comunque riuscire a conviverci e andare d’accordo per raggiungere un obbiettivo comune, vincere.

Nella pallavolo, nel basket, nel calcio e in qualsiasi altro sport che comprende il coinvolgimento di più persone e che quindi può essere definito “di squadra” la fiducia è alla base per riuscire a raggiungere degli obbiettivi. Infatti, durante una partita, non è possibile controllare tutto e la maggior parte di ciò che avviene non dipende da noi ma dal modo di agire di un nostro compagno. Questa situazione ci pone nella condizione di dover accettare le strategie degli altri, nonostante ci sembrino sbagliate, non potendo influire né modificare gli effetti che tali azioni hanno sul risultato della competizione; condizione che non tutti sono in grado di sopportare. Anche il rispetto è fondamentale per il rapporto di squadra; infatti tutti i disguidi e le discussioni che possono avvenire tra i compagni, devono rimanere “fuori dal campo” possibilmente senza coinvolgere altri membri del gruppo per non influenzare il risultato della partita o dell’allenamento, sui quali la rabbia e l’odio influiscono in modo significativo.

Il modo migliore per far sì che una squadra funzioni è imparare a non pensare in modo individuale, pensando esclusivamente alla propria prestazione; è certo che lavorare su se stessi è il primo modo per riuscire a migliorarsi e a crescere come giocatori, ma non bisogna mai dimenticare che una squadra vince e perde insieme e, indipendentemente dal risultato ottenuto, rimane unita. Solo con il tempo, il duro lavoro e l’aiuto reciproco, altri due aspetti molto importanti che contribuiscono a creare un clima che migliora il legame tra i giocatori e anche tra questi ultimi e gli allenatori, la squadra riuscirà a crescere e le vittorie non tarderanno ad arrivare. Alla fine però ciò che porta davvero al miglioramento è la collaborazione che riassume i punti precedentemente affrontati e che ne aggiunge un altro ancora più rilevante, quello della responsabilità. Nonostante  le azioni di un solo giocatore influenzino una piccola parte del risultato finale, è importante rendersi conto di quanto ogni dettaglio possa fare la differenza, perché alla fine è tutto come un grande orologio, basta un piccolo ingranaggio fuori posto o che non funziona in modo perfetto che esso smette di funzionare; è sufficiente un passaggio troppo alto, un’alzata troppo bassa o un rigore sbagliato per fare in modo che tutte le azioni che seguono peggiorino l’andamento della partita. Ogni giocatore ha quindi dei compiti, delle responsabilità e un ruolo specifico all’interno del proprio team ed è necessario svolgerli al meglio per contribuire in modo positivo. Nessuno può permettersi di pensare solo a sé stesso, poiché da egli dipendono anche tutti gli altri. La nostra stessa presenza agli allenamenti e alle partite è importante. Ognuno di noi è importante!

Nonostante le osservazioni precedenti, far parte di una squadra è una delle esperienze più belle che si possono provare; si entra infatti in una grande e nuova famiglia che, a differenza di ciò che le premesse iniziali posso aver fatto intendere, può regalare emozioni indescrivibili, in grado di lasciare importanti insegnamenti utili anche nella vita. Diverse delle dinamiche descritte nelle righe precedenti rispecchiano un po’ alcune delle situazioni che nella vita dovremo affrontare; collaborare nonostante le differenze, dover andare d’accordo e saper avere a che fare anche con coloro con cui non siamo in sintonia per un fine comune, come a lavoro magari, e cercare di dare sempre il massimo. In generale avere a che fare con altre persone, specialmente se sono diverse da noi, e scegliere quindi uno sport di squadra porta ad un cambiamento non solo legato all’attività che si pratica, ma anche ai comportamenti che un domani caratterizzeranno la persona che saremo.

Rachele M. 2^A