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LORNA SHORE: PAIN REMAINS

Quando 20 minuti di canzone non bastano

Stati Uniti –
“Ma è solo rumore”
“Come fa a piacerti questa roba?” “Andiamo, ma questa è musica?”
Se le frasi qui sopra vi sembrano già note e risentite più volte, cari lettori, potete definirvi degli ascoltatori di nicchia: i vostri gusti musicali non sono convenzionali e talvolta possono scaturire curiosità (e critiche non richieste…)
Le canzoni che passano alla radio non vi interessano più di tanto?
Preferite andare in giro con le cuffie piuttosto che dover subire le hit del momento nei negozi?

Raramente riuscite a trovare qualcuno che ascolti la vostra stessa musica?
Nel caso in cui le risposte a queste domande siano affermative e voi, cari ascoltatori di nicchia siate sempre pronti a conoscere nuovi artisti, continuare a leggere le prossime righe potrebbe interessarvi.
Nell’ottobre 2022 è uscito il nuovo album dei Lorna Shore, una band statunitense che da qualche anno a questa parte riesce a miscelare con grande maestria black e symphonic metal, influenzando in modo importante la scena deathcore e metalcore moderna.
La band (già in attività dal 2010) ha visto nella propria formazione diversi cantanti: l’attuale vocalista (nonché terzo, nella storia del gruppo), Will Ramos, si è guadagnato senz’ombra di dubbio il favore del pubblico in seguito all’EP “…And I Return To Nothingness” del 2021.
Nel loro ultimo album in studio “Pain Remains”, i Lorna Shore si sono decisamente superati: basti pensare alla title track, un brano tanto lungo da dover essere suddiviso in tre differenti canzoni; venti minuti di musica: il tema è la perdita di una persona amata. Questi tre brani simboleggiano una climax di emozioni: nostalgia, rassegnazione, rabbia e nei video delle canzoni questi sentimenti sono rispettivamente rappresentati da pioggia, neve e fuoco.
Ascoltare di seguito “Pain Remains I: Dancing Like Flames”, “Pain Remains II: After All I’ve Done, I’ll Disappear” e “Pain Remains III: In a Sea of Fire” è un vero e proprio viaggio musicale: prendetevi il vostro tempo e lasciatevi trasportare dalle emozioni che evocherà in voi. Se riuscirete a cogliere la poesia dietro le urla di Will Ramos e la bellezza delle chitarre piangenti e graffianti cucite in insolite combinazioni sinfoniche, forse 20 minuti di canzone non vi sembreranno mai abbastanza.
Carlotta B. 3P

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