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L’IA PUO’ DAVVERO SOSTITUIRE L’UOMO? LA RISPOSTA È SÌ!

Immagina di vivere in un mondo futuristico dove la razza umana è riuscita a creare un suo pari, capace di analizzare tutto ciò che lo circonda, ricavando informazioni da utilizzare in maniera straordinaria per dare una moltitudine illimitata di soluzioni. Immagina che questo pseudo-umano possa essere utilizzato per qualsiasi cosa, ma davvero qualsiasi: individuare delle future malattie in base ai tuoi sintomi, generare milioni di informazioni riguardo al tuo comportamento e alle tue preferenze analizzando ciò che guardi, vedi, visiti e cerchi; prevedere con sempre più accuratezza quale azione in borsa calerà oppure che tempo farà domani; consigliarti un nuovo genere musicale o un nuova serie da guardare; creare qualsiasi immagine tu possa pensare solamente scrivendone il contenuto con una tastiera; ampliare i quadri più famosi; scrivere o parlare con te, dandoti qualsiasi informazione conosciuta dall’uomo di cui tu abbia bisogno, al limite del legale ovvio, insegnandoti anche a programmare o ad apprendere un nuovo mestiere; addirittura assumere decisioni, anzi, letteralmente sostituirti (magari lo ha già fatto). Adesso smetti di immaginare, sei nel 2022 e tutto ciò che ti ho appena descritto sta già accadendo in questo istante grazie al potere delle IA.
Sicuramente abbiamo avuto a che fare con l’intelligenza artificiale in qualche modo, l’abbiamo incontrata attraverso il semplice utilizzo di un assistente vocale, come Alexa o Siri, oppure con la visione di pubblicità sul web. I dubbi rimangono però molti e in questo articolo cercherò di fare un po’ di chiarezza su cosa sia l’IA e su quale sia e sarà il suo ruolo nel nostro mondo.
Per sottolineare l’importanza dell’argomento di cui andrò a parlare è doveroso dire che, nelle ultime settimane, Amazon ha offerto diverse acquisizioni ai suoi reclutatori per licenziarli e sostituirli con un’intelligenza artificiale. Questa tecnologia ha il compito di valutare e determinare, in base all’analisi del curriculum vitae, quali tra i richiedenti lavoro presso Amazon possano avere più successo ed essere più utili all’azienda. Questo tipo di sistema porterebbe quindi alla decimazione degli addetti alle risorse umane, in particolare, appunto, dei reclutatori i quali vedono il loro posto di lavoro minacciato dallo sviluppo di questa IA. Non è la prima volta che Amazon prova qualcosa del genere: nel 2015 ha infatti testato una IA simile che è risultata fallace poiché tendente a scartare fin da subito le donne durante le analisi e le valutazioni dei curricula.
Questo fenomeno non può che suscitare diversi dubbi e timori rispetto a questo nuovo tipo di tecnologia che può essere visto come un grande nemico per noi e per la nostra futura vita lavorativa.
Ma quindi che cos’è l’intelligenza artificiale?
Osservata per la prima volta dal famoso informatico Alan Turing, l’intelligenza artificiale ( IA) è un insieme di tecnologie che permettono ad una macchina di mostrare capacità simili a quelle umane e pertanto di osservare, apprendere, pianificare, agire e creare. Attraverso l’intelligenza artificiale, un sistema tecnologico diventa capace di analizzare ciò che lo circonda e di adattarsi ad esso in completa autonomia. È proprio grazie a questa caratteristica che l’IA riesce a rendersi così utile all’essere umano, proprio perché essa può creare complessi sistemi completamente versatili e autonomi capaci di compiere imprese a dir poco incredibili.
Questo fenomeno del progresso ha conosciuto nell’ultimo periodo un forte sviluppo grazie all’aumento delle conoscenze in ambito tecnologico e scientifico, esso trova infatti un proprio posto nella nostra vita e in molte delle cose che utilizziamo quotidianamente: la barra di ricerca di Google, l’algoritmo di social come TikTok e Instagram, assistenti vocali vari, software di riconoscimento e la gestione di pubblicità. Questi e molti altri utilizzi dell’intelligenza artificiale rientrano nella cosiddetta IA stretta o debole, ovvero una tipologia di IA progettata per scopi singoli e pertanto limitata. L’AGI, Artificial General Intelligence, è invece una tipologia di IA più sviluppata che è capace di comportarsi esattamente come un essere umano, mentre l’ASI, Artificial Super-Intelligence, sarebbe capace di essere straordinariamente migliore dell’essere umano e pertanto capace di esprimere delle “vere” emozioni e dei desideri, in poche parole è la protagonista dei film distopici sui robot che annientano la razza umana; ancora, comunque, non c’è nulla di cui preoccuparsi poiché siamo stati capaci di realizzare solamente l’intelligenza artificiale ristretta. Siamo al sicuro, per ora.
Ritornando all’importanza delle IA è bene rilevarne ulteriori impieghi:
MEDICINA:
-Buoy Health (che d’altronde puoi utilizzare proprio adesso) è un’IA progettata dall’Harvard Medical School e permette di controllare i sintomi di un paziente e di monitorarne le cure, facilitando quindi l’individuazione del percorso di cura corretto;
-CloudMex si occupa, invece, della gestione dei dati dei pazienti mediante l’utilizzo dell’analisi predittiva. Può quindi semplificare il lavoro dei singoli medici risparmiando loro tempo ed energie.
MARKETING:
l’utilizzo del Machine Learning e del Natural Language Processing permettono di fornire alle aziende strumenti e tecniche per orientare i clienti a usufruire del proprio prodotto attraverso un linguaggio basato su “raccolta-ragionamento-azione”: raccolta dei dati dei possibili clienti che rientrano nel proprio target aziendale, trasformazione dei dati in informazioni e, infine, l’intervento dell’azienda la quale si adatterà in base alle informazioni ricavate; nell’ambito della finanza, l’intelligenza artificiale viene utilizzata in un modo analogo, essa individua i dati e le informazioni da utilizzare per creare delle previsioni riguardanti prestiti, assicurazioni, investimenti, brokeraggio, azioni e derivati. Anche il servizio clienti è coinvolto attraverso l’utilizzo di Assistenti Virtuali e Chatbot con i quali viene stabilito un primo contatto con il cliente a cui si fornisce assistenza h24/7/7 agevolando così anche il lavoro dei singoli impiegati.
Per rafforzare il concetto delle potenti capacità di sviluppo delle IA, voglio sottolineare due importanti fenomeni alquanto recenti:
DALL-E:
DALL-E è un’intelligenza artificiale capace di generare immagini attraverso una semplice descrizione, in pratica qualsiasi cosa ti passi per la testa può essere realizzata da questa IA. Attraverso il potente strumento di elaborazione GPT-3, sviluppato dall’azienda informatica OpenAI, DALL-E è infatti in grado di utilizzare 12 miliardi di parametri al fine di generare immagini fotorealistiche totalmente uniche nel loro genere. DALL-E 2, il suo successore, è anche capace di creare molte più immagini con una risoluzione totalmente superiore ed è in grado, inoltre, di espandere i quadri degli artisti più famosi o addirittura di utilizzare il loro stile per generare le immagini da noi desiderate. Avete capito bene, l’intelligenza artificiale DALL-E 2 è quindi in grado di realizzare, a livello stilistico, quadri e dipinti simili a quelli che avrebbero realizzato i più famosi pittori da noi conosciuti oppure è in grado di migliorare i quadri già esistenti espandendoli e modificandoli.
ChatGPT:
“Io sono un grande modello linguistico addestrato da OpenAI. Non sono un’entità fisica, ma un insieme di algoritmi e dati in grado di elaborare e generare testo. Sono progettato per assistere in una vasta gamma di attività, tra cui rispondere alle domande e fornire spiegazioni. Sto costantemente imparando e migliorando, ma il mio sapere è limitato ai dati e alle informazioni che mi sono state fornite. Non ho esperienze personali o opinioni, e non sono in grado di navigare su internet o accedere a informazioni esterne. Esisto solo per aiutare gli utenti nei compiti per i quali sono stato addestrato.” Questa è la descrizione che l’IA progettata dallo studio informatico OpenAi è riuscita a dare di sé stessa, impressionante vero? ChatGPT è un chiarissimo esempio di come l’intelligenza artificiale si stia sviluppando a vista d’occhio. Il programma ha lo scopo di conversare con noi, rispondendo a qualsiasi nostra domanda o esigenza. A differenza di un motore di ricerca, esso ha appunto l’abilità di tenere vere e proprie conversazioni e di adattare le risposte alla modalità con cui le chiediamo. Ha quindi la capacità di insegnarci delle vere e proprie materie, anche se è molto portato all’insegnamento dei linguaggi informatici. Riesce anche a correggere i nostri errori o a scendere nel dettaglio quando è richiesto. Potrei, ad esempio, chiedere a questa IA di spiegarmi la fisica quantistica come lo farebbe con un bambino oppure di scrivere un articolo sull’intelligenza artificiale senza andare troppo nel dettaglio, ma potete stare tranquilli: quest’articolo l’ho scritto io! Le capacità di una IA come questa sono quindi innumerevoli e il suo continuo sviluppo potrebbe portare a dei risvolti più che sorprendenti, nonostante già adesso stia dando la prova di essere una delle migliori creazioni tecnologiche del 2022.

Conclusione:
Per concludere, è bene dire che un’eventuale paura di questo particolare sviluppo tecnologico non è per nulla infondata e, anzi, è ben giustificata. La capacità evolutiva delle IA ha, infatti, il potenziale di sostituire in gran parte molti dei lavori degli esseri umani, sia in ambito scientifico sia in quello umanistico. Ovviamente ci dovranno essere sempre uomini o donne in grado di monitorare e porre un limite al lavoro delle IA pressoché ovunque, ma è bene rassegnarsi al grosso progresso dell’umanità e alle sue inevitabili conseguenze.
A voi i giudizi.
Matteo P., 3^F

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