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QUANDO UN INCONTRO SPORTIVO NON VIENE VINTO DAI GIOCATORI MA DALLO SPETTATORE

Nonostante nell’albo d’oro entrino solo i vittoriosi, lo sport è ricco di esempi di match o gare che sono rimasti impressi nelle memorie di molti appassionati non per il loro valore a livello dell’intera competizione, ma per lo spettacolo che hanno offerto ai loro occhi.

Los Angeles, 25 febbraio 2023. Alla Crypto.com Arena i Los Angeles Clippers di Kawhi Leonard erano pronti a ricevere i Sacramento Kings, protagonisti di una stagione che li ha visti tornare ai playoff dopo un’assenza di oltre 10 anni, per una semplice partita di Regular Season di NBA. L’evento non ha goduto di una grande hype poiché si è trattato solo di una delle 1230 partite che compongono la stagione regolare della lega di basket più prestigiosa al mondo, però questa partita è destinata ad entrare nella storia per il suo punteggio fuori dall’ordinario. il match è terminato con lo score di 176-175 per la squadra ospite, 351 punti sommati, dato secondo solo allo storico Detroit Pistons-Denver Nuggets del 1983 terminato 186-184. L’incredibile battaglia fra le due franchigie si è conclusa solo dopo due tempi supplementari e non è stata certo un’ode alle difese, ma di certo ha dato vita a molte azioni e canestri spettacolari, compresa la tripla siglata a poco più di un secondo dalla sirena dei 48 minuti regolamentari da Malik Monk (cestista dei Sacramento Kings) che ha fissato il risultato su un momentaneo 153 pari con il quale è cominciato il primo overtime, il primo pareggio sopra il centinaio e mezzo della storia della lega. oltre a tutto ciò in questa partita è stato battuto il record di Quarantelli (prestazione di un giocatore che supera i 40 punti in una partita) in una stagione NBA, grazie alle performance di: Kawhi Leonard, Malik Monk, e De’Aaron Fox (Sacramento), il quale ha anche segnato l’ultimo canestro dell’incontro regalando la vittoria ai suoi, una notte di pallacanestro senza dubbio indimenticabile nonostante l’importanza moderata.

Malik Monk e De’Aaron Fox durante la partita.

Fonte: Sportsnaut

 

New York, 3 settembre 2022. Durante la sesta giornata degli US Open si affrontano Denis Shapovalov e Andrey Rublev. Nonostante sia soltanto un terzo turno, i due interpreti sono di qualità indiscutibile, Shapovalov è un mancino canadese dal tennis celestiale in grado di deliziare ogni appassionato di tennis in giro per il mondo contro il nativo di Mosca proprietario di un diritto devastante. Entrambi i tennisti non fanno della tattica il loro punto di forza, giocano sempre in spinta, propositivi, dando vita a una partita incredibile ricchissima di vincenti, in totale 120 (82 del canadese e 38 del russo). Il primo set ha visto come vincitore Rublev con il punteggio di 6-4 con i due protagonisti che iniziano a sfoggiare il loro talento. il secondo parziale invece viene vinto dal canadese che, dopo un inizio titubante, trova un incredibile picco di tennis che lo porta a travolgere l’avversario dopo il 2-2 iniziale, 6-2 il punteggio finale. La terza frazione è stata molto equilibrata, nessuno dei due tennisti è riuscito a prendere un vantaggio e tutto ciò li ha condotti al tie-break (un ultimo e decisivo game che viene giocato in caso di parità dopo 12 game che vede trionfare il primo che riesce ad ottenere 7 punti)vinto da Shapovalov 7-3. Il quarto parziale ha visto il russo con le spalle al muro che però è riuscito a portarsi in vantaggio e, dopo in un game durato oltre 9 minuti, è riuscito ad imporsi per 6 giochi a 4 e a portare la partita all’ultimo e decisivo set. In questo ultimo  atto i due hanno continuato a darsele di santa ragione, Rublev porta la partita sui binari giusti acquisendo un break, ma in un game che poteva rivelarsi risolutivo si è visto annullare due match point e la partita continua. Dopo oltre 4 ore di gioco sul 6-6 l’esito più giusto della partita è il super tie-break finale, che decreta Rublev vincitore e chiudere la partita, complice anche un avversario autore di parecchi errori. il vincitore casca a terra incredulo e l’abbraccio finale tra i due giocatori (raffigurata nella foto sottostante) fa da sfondo a una bella frase del commentatore di Eurosport Jacopo lo Monaco: ”Il tennis è uno sport crudele, non c’è il pareggio, e questa partita sarebbe dovuta terminare con un pareggio”.

Fonte: Ubitennis

 

Lipsia, 13 maggio 2017. Per una sfida valida per la 33esima giornata di bundesliga si sono sfidate la squadra in assoluto più titolata della storia del calcio tedesco, già vincitrice del campionato da diverse settimane, il Bayern Monaco e i padroni di casa del Lipsia reduci da una stagione che li ha visti competere ad altissimi livelli. Nonostante le due squadre abbiano già ottenuto tutto il possibile dalla stagione in corso e il match non abbia un vero valore né per i giocatori né per gli allenatori, questa è stata definita la partita della decade per quanto riguarda il campionato tedesco. Il match ha avuto subito un inizio scoppiettante, dopo poco più di due minuti grazie a una discesa di Fosberg sulla fascia, Marcel Sabitzer (centrocampista) insacca l’uno a zero per il Lipsia. Dopo venti minuti, grazie a due rigori uno per parte trasformati da Timo Werner per il Lipsia e dal capocannoniere Robert Lewandowski, il risultato è virato sul 2-1 per i padroni di casa, con esso si è  chiuso il primo tempo. Dopo il riposo il Lipsia ha cominciato la ripresa proprio come nella prima frazione, a due minuti dal fischio dell’arbitro grazie a un tiro di Poulsen deviato i terzi in classifica sono riusciti a segnare la terza rete. Dopo ciò il Bayern ha iniziato ad attaccare con continuità e grazie a un colpo di testa di Thiago si è rifatto sotto nel punteggio. Ciò non basta perché al 65esimo una percussione impetuosa di Timo Werner ha riportato i padroni di casa a una distanza di due reti. I campioni però non hanno mollato e con uno schema su punizione Robben ha colpito la traversa ma Lewandowski è andato a marcare il gol del 4-3. Dopo il novantesimo e il Bayern si è procurato una punizione a 30 metri dalla porta del Lipsia. Sul pallone si è presentato David Alaba che ha pescato l’incrocio dei pali facendo impazzire il commentatore di Sky sport che esclama “Come alla PlayStation, David Alba”.

Nei minuti di recupero la partita è emozionante con continui ribaltamenti di fronte, ma al novantacinquesimo Arjen Robben salta tutta la difesa del Lipsia e con uno scavetto marca il goal del 5-4 che pone fine alla partita. Lo stesso Robben (rappresentato nella foto) nell’intervista post-partita dirà:” È per questo che le persone vengono allo stadio”.

Fonte: Goal.com

Pietro I. 3I

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