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IL SUPER BOWL E LA CULTURA SPORTIVA AMERICANA

Il febbraio si è giocato il Super Bowl, la finalissima del campionato di football americano (la NFL), l’evento sportivo più seguito al mondo su reti televisive e, ovviamente, anche il più ricco. In questo articolo si vogliono delle informazioni riguardo all’NFL, e a quello che rappresenta per tutto il popolo statiunitense.

La prima metà del mese di febbraio rappresenta tradizionalmente un periodo molto significativo per lo sport americano, poiché nella seconda domenica del mese si svolge l’evento in assoluto più seguito ed atteso dell’anno, vale a dire la finale del campionato professionistico di football americano (NFL, acronimo di National Football League).

Il football è uno sport praticato quasi unicamente negli Stati Uniti, esiste una lega professionistica anche in Canada -la CFL- con regole lievemente diverse, ed una sorta di succursale europea -la NFL Europe- attiva soprattutto in Germania, tuttavia si tratta di organizzazioni infinitamente meno ricche, seguite e competitive, che non dispongono di contratti televisivi e testimoniano, in ultima analisi, il definitivo fallimento del tentativo, attuato tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del secolo scorso, di diffondere questo bellissimo sport al di fuori dei confini americani.

Si tratta di uno dei quattro sport professionistici tradizionali americani (ai quali di recente si è aggiunto il calcio con la creazione della “Soccer League”, sulla spinta delle numerosissime comunità di emigranti provenienti dall’Europa e dal Messico), cioè dispone di un campionato dove giocano atleti pagati solo per allenarsi e competere (gli altri quattro sono il Basket, il Baseball e l’ Hockey su ghiaccio); il modo in cui sono strutturati questi quattro campionati è emblematico in merito alla concezione che gli americani hanno dello sport, per loro da intendersi unicamente come occasione di svago, divertimento e di aggregazione (oltre che come business assai redditizio), al punto che non sono assolutamente previste retrocessioni in serie minori, né promozioni, in modo tale che le varie franchigie (ad oggi sono 32 in rappresentanza di 30 città, dato che solo le due metropoli di New York e Los Angeles, per ovvi motivi di bacino di utenza, dispongono di due diverse squadre), si debbano concentrare unicamente sul vincere le partite, fornendo lo spettacolo più divertente ed accattivante possibile per gli spettatori.

Il football è uno sport basato sulla conquista territoriale, ogni squadra ha a disposizione quattro tentativi per avanzare il pallone di almeno dieci yards (9,114 metri), nel caso non ci riesca il possesso della palla passa agli avversari, il campo misura 100 yards ed alle due estremità sono presenti due arredi meta profonde 10 yards, all’interno delle quali i giocatori devono tentare di portare o di ricevere il pallone per segnare punti (ogni meta vale 6 punti). Nel corso dell’azione è consentito un solo passaggio in avanti, il pallone ha forma ovale, vagamente simile a quello da rugby, solo più schiacciato sulle punte, caratteristica che lo rende più aerodinamico. altrettanto simile al rugby è il livello di impegno fisico e di contatto richiesto; il football tuttavia è ancora più violento , poiché per fermare l’avversario non sono concessi solo placcaggi, bensì anche colpire di spalla, e aggrapparsi al corpo dell’avversario cingendolo con le mani, queste regole molto più concessive, sono ovviamente causa di molti infortuni. Come facilmente intuibile questo sport richiede un’incredibile prestanza fisica, ed attrae, considerati gli incredibili guadagni, i migliori atleti ventenni dell’intera nazione, con 0,1 % di questi che riesce poi a esordire nella lega, su un bacino di  decine di milioni di praticanti. Le abilità atletiche dei giocatori, già straordinarie, vengono incrementate spesso con metodi illeciti, in particolare con un ampio uso di steroidi anabolizzanti per migliorare la forza, velocità e esplosività, stante la totale assenza di controlli antidoping, altro aspetto, stavolta del tutto negativo anche per la tutela della salute degli atleti, dell’approccio mirato esclusivamente alla fruizione dello spettacolo sportivo, attuato negli Stati Uniti.

Il campionato  di football si svolge dall’inizio di settembre fino alla fine di dicembre, per una durata dunque piuttosto limitata di quattro mesi, nell’arco dei quali ciascuna franchigia disputa diciassette partite, determinata dal fatto che uno sport così violento causa numerosissimi traumi,ed infortuni ai giocatori, per i quali non sarebbe sostenibile un maggior numero di incontri. Al termine della stagione regolare le migliori dodici squadre si sfidano in incontri ad eliminazione diretta (le prime quattro classificate sono esentate dal primo turno), fino ad arrivare alla finalissima, il Super Bowl appunto, che si disputa sempre in campo neutro in una città scelta prima dell’inizio del campionato. Nonostante possa essere controintuitivo il football non è uno sport basato unicamente sulla forza bruta, al contrario molto importanti sono le strategie di gioco, gli schemi e la disciplina dei giocatori nell’applicarli, nel tentativo costante di impedire agli avversari la previsione delle azioni che verranno attuate.

Al momento l’NFL è per distacco le lega più ricca del mondo, tanto che percepisce più di dieci milioni di dollari ogni anno solo di diritti televisivi, con i maggiori network americani che si contendono i diritti in esclusiva per trasmettere gli incontri, altri tre miliardi abbondanti sono garantiti dalla Nike per fornire l’abbigliamento tecnico di tutte le franchigie, oltre a numerosissimi altri sponsor (per esempio la Microsoft paga 100 milioni di dollari solo per fornire i tablet utilizzati dagli allenatori per mostrare alle squadre gli schemi da eseguire), senza contare gli ingenti introiti derivanti dagli incassi delle partite (ogni incontro è seguito in media da più di 70.000 spettatori paganti, in stadi sempre modernissimi ed avveniristici) e dalla vendita del merchandising. Tutti gli introiti sono divisi poi in parti uguali fra le 35 squadre per garantire una certa equità nella competizione e nelle possibilità economiche dei contendenti.

Naturalmente un tale stato di floridità economica si riflette sugli stipendi percepiti dai giocatori che sono gli sportivi professionisti più retribuiti in assoluto e, a maggior ragione sul giro di affari della finalissima ; lo scorso anno uno spot di treanta secondi mandato in onda nel corso della partita aveva un costo di 6 milioni di dollari ed i biglietti più economici erano stati venduti a 10000 dollari, con le tribune vip che venivano pagate da 70000 dollari in su. Il Super Bowl inoltre è l’evento sportivo più seguito al mondo, con oltre 100 milioni di telespettatori solo negli Stati Uniti, e circa un miliardo nel mondo.

Da alcuni anni la dirigenza dell’NFL sta valutando di portare il Super Bowl fuori dagli States per la prima volta nel 2026, a candidarsi per ospitare la partita è principalmente Londra, con il club di calcio del Tottenham che ha addirittura costruito il suo stadio concependolo per il football. La stessa capitale del Regno Unito ospita peraltro una partita di stagione regolare già dal 2021, così come Monaco di Baviera e Francoforte.

 Il gigantissimo negli incassi , nel giro di affari e negli investimenti immobiliari ( stadi, palestre dei franchising, centri sportivi) della NFL, così come la notorietà, la visibilità e il richiamo mediatico della sua partita clou, sono particolarmente rappresentativi della concezione e del modo di interpretare gli eventi sportivi americani.

Pietro I. 4I

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