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Tempo di open day, tempo di scelte

Gennaio: si sono svolti gli ultimi open day; siamo ormai giunti alla data delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. I ragazzi di terza media stanno analizzando nel dettaglio tutte le proposte delle scuole visitate per
trovare quella più idonea alle loro capacità e preferenze.
Ce lo ricordiamo tutti, la scelta delle superiori non è affatto semplice, tra genitori che ti spingono verso una scuola, nonni che ne desiderano un’altra, amici più grandi che cercano di convincerti a frequentare il loro istituto e via dicendo. Ma si sa, la scelta deve essere personale perché cinque anni in una scuola che non ti piace, studiando materie che non capisci per niente, possono rivelarsi molto lunghi e pesanti.
È quindi necessario che ogni studente, giunto ad un bivio con più ramificazioni, scelga la strada giusta da percorrere, non solo per i cinque anni successivi ma per tutta la vita. Certo, a 13 anni è una decisione importante e molto spesso troppo difficile. Talvolta si sceglie la scuola in cui vanno i compagni di classe o si dà troppo peso ai giudizi orientativi dei professori delle medie e del test di Arianna (spesso vago e ambiguo).
E noi? arrivati a 16, 17, 18 anni rimpiangiamo la nostra scelta o la ripeteremmo uguale identica? Stupisce molto il fatto che, secondo le statistiche e le indagini svolte tra gli studenti delle scuole superiori, il 47% dei ragazzi si è pentito della propria scelta o non ne è del tutto convinto. Questo perché a 13 anni non si è abbastanza maturi per decidere la direzione del proprio futuro. Sono state quindi avanzate delle proposte per portare a cinque gli anni della scuola secondaria di I grado, posticipando la scelta dell’indirizzo di studi di due anni. Certo, non è tantissimo ma è già un passo avanti.
Bisogna però tenere a mente che i licei forniscono una cultura e una preparazione generale, adatta ad ogni facoltà universitaria. C’è poi sempre la possibilità di approfondire alcune materie in corsi extracurricolari perché non è mai troppo tardi per imparare.
Ciascun liceo si focalizza su diverse discipline. Al liceo classico gli studenti avranno da fare ogni pomeriggio una versione di latino e/o di greco, allo scientifico sono abituati a usare la calcolatrice come una terza mano per risolvere problemi di matematica e fisica, al linguistico può capitare di scrivere in francese pensando in tedesco o viceversa. In ogni caso ci si può accorgere di aver fatto la scelta sbagliata se i nostri interessi sono completamente diversi dalle materie che studiamo ogni giorno.
Chissà quanti studenti del nostro liceo preferirebbero portare a scuola il dizionario di greco un giorno sì e uno no, parlare il latino come l’italiano e poter impiegare molto meno tempo nella risoluzione di complicati problemi di fisica; altri magari desiderano studiare più lingue straniere e abbandonare il latino molto presto. Non mancheranno di certo coloro che si pentono di aver scelto un liceo, invece di essersi iscritti a un istituto tecnico o a un indirizzo meno impegnativo. Insomma ognuno ha i proprio rimpianti.
E tu, se potessi tornare indietro, rifaresti la stessa scelta?

Alessia 3F

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