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Hic Sunt Leones

Storie dall’Antica Cattania

I Quattro Imperatori li guardano con aria solenne dall’alto dei loro scranni fra il vociare della folla dell’Auditorium. Con una veloce occhiata al Vecchio Giamma, Zio Sam decide che il momento è finalmente giunto. La pensione è vicina e mancano i successori, ma in fila pancia-in-dentro-petto-in-fuori sono schierati i capi delle cinque fazioni candidate alle elezioni.
Il Piccolo Albi, mano al microfono, segna l’inizio di quella che sarà una delle rap battle più epiche della storia: “Cattaneini e Cattane.. no. Cattanensi e Catta… Oh, The Goat! Com’è che si dice?”
“E io che ne so! – risponde The Goat Como- Fai che balzare”
“Bella a tutti raga! – riprende il quarto imperatore – Oggi è il giorno dei giorni, la finale di champions, l’interrogazione di latino dopo il compito di mate. Oggi si decide tutto. Davanti ai nostri occhi… CI SONO I LEONI!”
Il boato della folla fa tremare le pareti del basso fabbricato. Sempre meno solenne e sempre più lanciacori affermato dà il via alle presentazioni: “In ordine dalla lista 1 alla 5: Edoardo ‘Epix’ Piazzolla, Simone ‘Kinder’ Ferrero, Andrea ‘Il Direttore’ Joly, Alessandro ‘Combo’ Combina e Giorgia ‘Mafy’ Malavasi!”
L’atmosfera inizia a scaldarsi, le facce dei cinque capi trasudano voglia di fare e buoni propositi, le fazioni agguerrite gridano i loro slogan quando parte il beat.
Fra i carrelli e gli scaffali da supermercato della lista 1 inizia a farsi strada una voce ritmata sul tempo dello Zio Sam, che nel frattempo si è dato al beatbox: “Forza battere le mani per la lista della spesa/per coesione e per impegno questa lista è la più accesa/l’esperienza ci permette di tenere tutto a mente/votateci, non ci siamo dimenticati di niente”.
Immediata, la risposta arriva dalla parte di ‘Kinder’, lista 2: “Se il catta è una nave stiamo tutti sulla chiglia/la forza della lista nostra sta nella famiglia/noi ci vogliamo bene come Simba e Mufasa/votateci perché dove c’è catta, c’è casa”.
Il Direttore però replica indispettito: “L’idea della famiglia era nostra dall’inizio/vi parla il direttore che vi dà già il primo indizio/la nostra lista scrive e il giornalino se ne vanta/noi siamo uniti già dal 1980”. Dalle retrovie la voce del ‘Combo’ si fa sentire: “Basta chiacchiere, l’utopia è bassezza/il nostro punto forte è questo: la concretezza/sappiate che noi quel che proponiamo lo facciamo/lo dice il nostro motto: noi nel catta ci crediamo”.
La cavalleresca legge del ‘prima le donne’ non viene rispettata e così a chiudere le danze è l’unica gladiatri.. gladiatores.. Oh The Goat! Com’è che si dice? – “E io che ne so, fai che balzare!”- E per le ultime quattro barre: Mafy! “Gli altri ce li mangiamo tutti in una volta sola/e poi per digerire ci scoliamo coca-cola/condividi anche tu l’anno con questa coalizione/vogliamo una parola sola: collaborazione!”
Il silenzio viene interrotto da uno, due, e poi dieci, cento, mille battiti di mani che applaudono cotanta arte oratoria e dedizione nel preparare programmi solidi e inattaccabili.
Una lieve colpo di tosse riporta tutti gli sguardi sul Vecchio Giamma, che subito si risistema il rosso ciuffo ribelle prima a destra, poi verso sinistra, poi di nuovo a destra, mentre con una veloce occhiata fa capire allo Zio Sam che forse è il caso che smetta di sputare nel microfono.
“Gli imperatori – esordisce- sono felici che anche quest’anno la lotta per le investiture sia accesa ed equilibrata”. Il Piccolo Albi alza il cartello ‘Applausi’ e una scrosciante pioggia di clap si abbatte sui fantastici quattro. “Nel nostro operato – continua il rosso – abbiamo rivoluzionato il modo di pensare degli studenti di questa scuola. Per i nostri successori sarà difficile reggere il confronto con quattro grandi imperatori come noi, ed è per questo che, a nome di tutti, vi lascio questa semplice linea guida: siate responsabili sia nel voto sia nella rappresentanza. Come hamburger che, ormai pronti, devono lasciare la cucina per raggiungere il loro scopo, anche noi così vi lasciamo, certi che chi prenderà il nostro posto sarà degno di tale incarico”.
Stavolta non è necessario il cartello di Albi per scatenare una standing ovation e ringraziare così Il Vecchio, Lo Zio, The Goat e Il Piccolo per il loro operato.
L’aria è densa di emozione e novità. Nel bene o nel male tutto cambierà tra pochi giorni. Mentre gli eventi seguono il loro corso, inesorabilmente Tomoh tesse la sua tela nell’ombra. Ma questa è un’altra storia.

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