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Esultanza Alessandro Florenzi, Leonardo Bonucci, Daniele De Rossi Italy Celebration Toulouse 17-06-2016 Stade de Toulouse Football Euro2016 Italy - Sweden / Italia - Svezia Group Stage Group E Foto Matteo Ciambelli / Insidefoto

Off we go(home)

Se alla parola “mondiali” sbottavi “2006! Campioni del mondo” (e coro al seguito), ora penserai “che vergogna”.  Dopo l’ultima inconcludente partita contro la Svezia, finita in un misero immeritato pareggio, ultima chance dopo una serie di sfortunati eventi (e di sconfitte), la disfatta di Caporetto 2.0 sembra essere tragedia nazionale. Sarà un mondiale senza Italia, e non accadeva da 60 anni. Quando si parla di calcio, il vecchio e impolverato patriottismo sbuca fuori insieme alle bandiere tricolori e le skills da commissario tecnico. Perciò la disfatta è assolutamente reale, drammatica e quasi scandalosa. Tanto che persino Mentana ne parla al suo tg ultra serio. I cinguettii social si trasformano in grida contro il CT Ventura (e contro gli Svedesi), il meno “sventurato” tra noi, che rifiuta di abbandonare e attende l’esonero per accaparrarsi gli 800 mila euro restanti, pattuiti per il fruttuosissimo impegno. Scelta saggia, considerando che il prossimo incarico sarà al meglio in serie C.  Dall’altro lato è sotto attacco il presidente FIGC Tavecchio, volto noto (soprattutto al fisco) e poco amato, a cui pesta i piedi il presidente del CONI Malagò. E, udite udite, in mezzo si inserisce anche Lippi. Insomma, una commedia tipicamente italiana, il mix perfetto di intrattenimento, polemica e scarica barile, arricchito dalla fretta di ricostruire, in un giorno, una nuova reputazione, una nuova federazione, un nuovo tutto… Certo, dopo aver raschiato il fondo ora si pensa a ripartire (e richiudere gli armadi, pieni di scheletri, del calcio di alto livello) e il popolo vuole la caccia alle streghe. “Dietro la sconfitta ci sono più verità”, dice l’ex-CT, e qualche Big concorda e divide la colpa sulle spalle di tutta la squadra; la stessa che però due anni fa è arrivata ai quarti di finale del campionato europeo, eliminata ai rigori. Sicuramente con un modulo diverso, e con il rimpianto Antonio Conte. Ma ehi!, come si dice? Quando ci sono i mondiali, siamo tutti allenatori. Intanto il nome super quotato per accaparrarsi la (poco) ambita panchina è quello di Carlo Ancelotti, esonerato dal Bayern Monaco dopo lo scarso feeling tra atleti e commissario tecnico. Che però non risponde al disperato appello. Si tirano indietro anche Allegri e Mancini, i cui nomi sono stati solo sussurrati. La panchina è ancora vacante, e forse rimarrà abbandonata ancora un po’. Tanto c’è tempo. La prossima partita sarà a Marzo 2018 contro l’Inghilterra e stavolta si scenderà in campo senza alcuni degli storici campioni. Rispunta la lacrimuccia? “Per ogni fine c’è un nuovo inizio”, diceva il Piccolo Principe. E allora chissà che la primavera sia stagione di rinascita anche per la nostra Nazionale e tutti si suoi componenti. Male che vada, a loro rimane l’estate a Ibiza. Meglio al caldo che al freddo.

Claudia 4°E

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