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Nonno scatenato

Già la locandina, di per sé, esprime pienamente il livello di spessore, quasi nullo, dell’ultimo film di Dan Mazer, “Nonno scatenato”:  un attempato Robert De Niro che erge sopra il capo lo scultoreo fisico di Zac Efron, entrambi rigorosamente a petto nudo, tanto per uniformarsi al calibro della pellicola in cui recitano. Il primo interpreta il nonno, Dick, il secondo il nipote, Jason; da qui procede sempre peggio, in un’ escalation di banalità e squallore.

Dick è appena diventato vedovo e, apparentemente addolorato, chiede a Jason di essere accompagnato in Florida, luogo in cui si recava spesso insieme alla defunta moglie. Ma il viaggio non si rivela come il giovane si aspettava: il nonno, dopo quarant’ anni di fedele vita coniugale, decide di “scatenarsi” in un vortice di piaceri mondani, quali sesso, alcool e stupefacenti. In questo delirio di feste e notti brave, dove qualsivoglia valore viene smarrito, si riallacceranno i rapporti tra i due; un’unica parvenza di ragione, nella sregolatezza di una pellicola senza morale né finalità.

Al di fuori della mancanza di valori, per non cadere nel banale moralismo, ciò che è più da criticare è l’essenza stessa del film: l’intera trama non è altro che un enorme clichè che, dal 2000 ad oggi, si è ripetuto più volte ogni anno. Troppe le pellicole da annoverare in una lista, a partire dalla trilogia di “Una notte da leoni”, passando per i vari “American Pie”, divertenti agli albori e poi caduti nella ripetitività; film di una pochezza indescrivibile, a loro modo originali per un tipo di comicità all’epoca innovativa, ma che nel 2016 risulta banale e pesante.

Zac Efron, idolo delle ragazze di ultima generazione grazie ad “High School Musical”, per quanto sia abbastanza valido, ha recitato in un prodotto che gli si addice. È la caduta di stile di De Niro, purtroppo non la prima, che fa piangere il cuore a tutti coloro che lo ricordano per parti titaniche interpretate dagli anni Settanta ai Novanta. Robert è ormai irriconoscibile, se si pensa a “Taxi driver” o “Il cacciatore”, per citare due esempi.

L’ironia della sorte ha voluto che il titolo “Nonno scatenato” richiamasse, quasi come un tributo, un vecchio film di De Niro, “Toro scatenato”, per quanto riguarda la versione italiana. Di certo però la prima pellicola ha veramente poco a che vedere con la seconda. Robert, come ti sei ridotto?

Carlo Patrone

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