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NBA: MORTO ELGIN BAYLOR, UNA DELLE PRIME SUPERSTAR DEI LAKERS

21/03/2021

Lunedì 22 marzo 2021 è morto all’età di 86 anni l’ex giocatore dell’NBA, leggenda dei Los Angeles Lakers, Elgin Baylor. La notizia è stata comunicata dai Los Angeles Lakers tramite comunicato stampa e successivamente è stata fatta girare la notizia sui social. L’ex cestista statunitense è scomparso per cause naturali circondato dalla sua famiglia, la moglie Elaine e la figlia Krystal.

Elgin Baylor nacque nel 1934 a Washington D.C. All’età di 17 anni frequentò il college prima in Idaho e poi alla Seattle University finché il suo talento non venne notato dagli scout dei Minneapolis Lakers, a quei tempi in Minnesota, che lo scelsero come prima scelta assoluta del Draft del 1985. Proseguì poi per altri 13 anni nella franchigia che spostò la propria base a Los Angeles. Durante la sua prima stagione da professionista, Baylor ricevette 25 punti e 15 rimbalzi di media, conquistando il premio di Rookie dell’anno, premio assegnato ogni anno al miglior esordiente della massima lega americana. Nei play-off riuscì a guidare i Lakers fino alla finale NBA, facendo così nascere la storica rivalità tra i Celtics e Lakers. Durante gli anni Sessanta, riuscì ad affermarsi come uno dei più grandi giocatori del basket americano, in un periodo in cui si stavano affermando sempre più professionisti nel mondo del basket. Il 14 aprile 1962, in occasione dell’NBA Finals, stabilì con 61 punti il record di punti segnati in una sola partita ancora oggi mai raggiunto da nessun’altro giocatore. Insieme a Jerry West, uno dei suoi più forti compagni di squadra, raggiunse medie di realizzazioni molto elevate, intorno ai 30 punti. Nonostante i Lakers riuscirono ad arrivare per ben otto volte alle finali dei play-off, non vinsero mai (vennero sconfitti dai Boston Celtics sette volte e una volta dai New York Knicks). L’ultimo anno della carriera di Baylor avrebbe finalmente dovuto essere l’anno decisivo in cui avrebbe ricevuto il tanto agognato titolo, ma un infortunio al ginocchio ad inizio stagione gli impedì di proseguire, partecipando successivamente a pochissime partite. A metà della stagione Baylor decise di ritirarsi privandosi della partecipazione ai, questa volta vittoriosi, play-off. La sua squadra decise però di preparare un anello celebrativo anche per lui, che accettò con sentito entusiasmo nonostante però non riuscì mai a riconoscerlo come suo.

Dopo essersi ritirato, verso la fine degli anni ‘70, Baylor divenne allenatore dei New Orleans Jazz. Nel 1986 divenne il general manager dell’altra squadra dei Lakers, i Clippers, fino alla stagione del 2008-2009. Dopo qualche anno, Baylor ottenne il riconoscimento di miglior general manager della stagione. Baylor conseguì una carriera da leggenda: undici volte All-Star, dieci volte in un quintetto NBA. Detiene inoltre il record di miglior rimbalzista nella storia dei Lakers davanti a Kareem Abdul-Jabbar e Kobe Bryant. Nella Hall of Fame dal 1977, la sua figura fu talmente iconica che la maglia numero 22 venne ritirata e conservata all’interno dello Staples Center. All’esterno è stata inoltre inaugurata il 7 maggio 2018 una statua in suo onore.

Aurora, 4I

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