Breaking News
Home / Lettere aperte / Lettera aperta

Lettera aperta

‘Come Dante ama Dio ma inveisce contro la Chiesa, così io amo il Cattaneo ma oggi non posso che attaccare i suoi rappresentanti’…

Caro Andrea, innanzitutto il paragone con Dante mi pare azzardato e in merito alla tua lettera aperta, ti rispondo qui di seguito punto per punto…

 

Primo: hai citato numerose volte nella tua lettera scritta sul giornalino della scuola il termine “ingenuità”. Non so se conosci esattamente il suo significato. Il dizionario Treccani definisce questa parola come ‘Eccessiva fiducia negli uomini e nelle cose per inesperienza del mondo’. Sul fatto che vi sia inesperienza in noi giovani sono d’accordo con te – seppur rimembro il verso di Wordsworth ‘the child is father of the man’- ma l’eccessiva fiducia negli uomini stride con l’idea stessa di una manifestazione contro una riforma stabilita da adulti di cui i rappresentanti – stando alla tua scelta linguistica – invece si fiderebbero. Non c’è qualcosa che non funziona? A meno che tu non intendessi il termine in chiave latina e l’aggettivo “ingenuo” si riferirebbe quindi allo status di condizione libera degli antichi Romani. Ma non credo, avrebbe ancor meno senso.

 

Secondo: per discutere della manifestazione del 22 è stato convocato il comitato studentesco…per discutere, ripeto. Nel caso in cui ti fosse interessato, avresti potuto partecipare ed esprimere liberamente il tuo parere, indipendentemente dal tuo orientamento politico. Sicuramente non te ne sarebbe stato chiesto conto e se così non fosse, mi scuserei e mi unirei a te nel coro contro i rappresentanti. Forse quel giorno non potevi proprio… Se è andata così mi dispiace per te, però non avrebbe senso puntare il dito contro nessuno, se non contro te stesso. Se avessi espresso la tua opinione, magari si sarebbe potuta creare un’enorme coalizione pro riforma, in grado di contrastare la coalizione avversa, chi lo sa.

 

Terzo: nel tuo articolo hai scritto più volte che si è promossa un’idea politica senza però riflettere sul fatto che la manifestazione non è stata indetta solo contro una riforma che ha completamente modificato a soli quattro mesi dalla prova – e dico quattro mesi – l’esame di Maturità dei ragazzi delle attuali quinte, bensì contro tutte le riforme e i tagli degli ultimi anni, realizzati dai governi di centro destra e centro sinistra, senza distinzioni. Nel triennio dal 2019 al 2021 i fondi per la scuola saranno ridotti di quattro miliardi, da 48.3 a 44.4, mentre con quota 100 le spese per le pensioni salgono a più di 100 miliardi. Ciò significa che per gli anziani si spende più del doppio di quanto si spende per noi giovani, che dovremo in futuro pagare le pensioni ai miei, ai tuoi, ai nostri genitori. Come faremo? Non è dato saperlo. In fondo la disoccupazione giovanile è solo al 32.7%.

 

Quarto: anche se non posso negare che alla manifestazione vi siano stati dei cori politici, era stata indetta una manifestazione apartitica, organizzata da un fronte studentesco unito, al di là dell’orientamento politico di ciascuno. Se tu avessi partecipato, ti saresti reso conto che si è contestato qualsiasi partito, senza risparmiare il PD e la riforma della Buona Scuola di Renzi. Ma tu non hai  partecipato e sei andato a scuola, mentre centomila studenti manifestavano in molte città italiane. E’ così semplice essere un ‘leone da tastiera’, mentre è difficile alzare la mano e dire quel che si pensa realmente dinnanzi ad altri ragazzi che ti guardano dritto negli occhi e possono in qualunque momento controbattere.

 

Quinto e ultimo punto: riguarda il paragone che tu – ingenuamente direi – hai compiuto tra i volantini neofascisti e i volantini distribuiti dagli “ingenui” rappresentanti, per invitare gli studenti a partecipare alla manifestazione. Cito la disposizione transitoria e finale XII della Costituzione italiana, non penso ci sia bisogno di aggiungere altro. ‘E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. Non mi pare vi sia un articolo della nostra carta costituente che vieti la distribuzione di volantini per una manifestazione pacifica, apolitica, contro le riforme e i tagli alla scuola pubblica, ma forse mi sbaglio e in tal caso correggimi. Il paragone che tu –ingenuamente – hai compiuto è forse ancor meno azzeccato del riferimento a Dante. Spero che  te ne renderai conto quando studierai il fascismo in Italia, l’anno prossimo.

 

Non c’è molto altro da dire. Mi dispiace se in qualche modo ti ho offeso, non era mia intenzione,  ho solo colto l’opportunità di esprimere il mio pensiero. 

Un saluto a te e ai rappresentanti d’istituto che sono stati attaccati su basi che, secondo il mio modestissimo parere, scricchiolano assai.

Giacomo 5F

Powered by themekiller.com anime4online.com animextoon.com apk4phone.com tengag.com moviekillers.com