Boyan Slat, l’ideatore del braccio galleggiante mangia plastica, con un tweet ha affermato che il progetto sta funzionando
Slat ha scritto:” Il nostro sistema di pulizia dell’oceano sta finalmente catturando la plastica, le reti abbandonate e una tonnellata di minuscole microplastiche! A proposito, a qualcuno manca una ruota?”
Il gigantesco tubo di gomma legato ad un’ancora, noto come System 001, è collegato ad una sacca posta a tre metri di profondità, che raccoglierà scarti di plastica nella Great Pacific Garbage Patch,” l’isola di plastica”. Il sistema di pulizia è progettato per la raccolta delle reti da pesca abbandonate o perse in mare ogni anno, ma la cosa più sorprendente è che la barriera galleggiante ha una retina in grado di catturare la plastica senza disturbare la vita marina.
«Ora stiamo effettivamente catturando i rifiuti in plastica. Dopo aver iniziato questo viaggio, sette anni fa, questo primo anno di test nell’ambiente marino indica con decisione che il nostro traguardo è raggiungibile e che la nostra missione di liberare l’oceano da i rifiuti di plastica, che si accumulano da decenni, è alla nostra portata. Abbiamo un sistema autonomo che utilizza le forze naturali dell’oceano per catturare e concentrare le materie plastiche: questo risultato ci dà abbastanza fiducia per continuare questo progetto», queste le parole di Slat.
La plastica finora raccolta sarà portata a terra entro dicembre. Il progetto prevede la creazione di un mercatino premium, dove potranno essere acquistati articoli interamente realizzati solo con i materiali recuperati dall’oceano.
L’organizzazione Ocean Cleanup, per adesso, gioisce della propria vittoria ma è determinata a rendere il braccio galleggiante più durevole e in grado di contenere fino ad un anno la plastica raccolta.
Sara, 4M