DAL BANCO ALLA CATTEDRA

«Professoressa?»

«…»

«Prof?»

«…»

«Prof!»

«Oh, scusami tanto, non credevo ti stessi rivolgendo a me.»

La professoressa Pasqua insegna Cucina nella prestigiosa scuola “Erminio Maggia” di Stresa… Ah, dimenticavo, ha 18 anni! Classe 2003, Giorgia Pasqua è la più giovane docente d’Italia.

Originaria di Randazzo, comune della provincia di Catania, la ragazza si è diplomata nel giugno 2021 all’istituto alberghiero “Medi” di Randazzo, comune della provincia di Catania. Conseguita la Certificazione informatica ECDL e, in settembre, 24 CFU (crediti formativi universitari) che le hanno permesso l’abilitazione all’insegnamento, ha inviato domande di messa a disposizione (MAD),  e dunque il proprio curriculum, a varie scuole d’Italia per offrirsi per ruoli di supplenza, a cui i presidi ricorrono quando le graduatorie sono esaurite. Per insegnare nei laboratori, il requisito essenziale è il diploma alberghiero – che, tra l’altro, lei ha conseguito con un punteggio eccellente, 95/100. È così che il 29 novembre 2021, appena maggiorenne, è cominciata la sua esperienza in un nuovo istituto, il “Maggia”, in provincia di Viterbo, primo istituto alberghiero nato in Italia.

Oggi, l’ex alunna ha una cattedra completa (18 ore) ed è un docente ITP, ossia un insegnante tecnico-pratico, che si distingue dal professore teorico per via delle sue competenze specifiche di tipo tecnico-pratiche. Non è un semplice tecnico di laboratorio, ma un vero e proprio insegnante che gestisce attività didattiche e valutazioni in collaborazione con i colleghi. Nello specifico, Giorgia insegna Cucina all’indirizzo di Enogastronomia a due classi seconde e due quinte (già, li accompagnerà alla maturità!).

Quindi i suoi alunni sono praticamente suoi coetanei, poco più giovani, ma anche poco più grandi, a causa della presenza di ripetenti. Inoltre, bisogna considerare che Giorgia è “piccina” perché ha fatto la cosiddetta Primina, avendo iniziato la scuola elementare quando non aveva ancora raggiunto l’età scolare (6 anni). Ma la prof non si fa mettere i piedi in testa, anzi:  «Capiscono che loro sono gli alunni (sempre educatissimi) e io sono la professoressa». Sebbene, inizialmente, all’emozione di ritrovarsi dall’altra parte del banco si aggiungesse il timore che gli studenti se ne approfittassero, Giorgia ha capito come la vicinanza d’età fosse un punto di forza, proprio perché riesce a comprendere le loro esigenze e i loro disagi, soprattutto in questa delicata fase legata alla pandemia. Difatti, ha già affrontato scrutini e lezioni in Dad.

Ma tranquilli, questa ragazza coraggiosissima non è da sola: dietro di lei si nasconde un’équipe di esperti. Come spiega il preside del “Maggia” Fiorenzo Ferrari, «Può contare sull’affiancamento di uno storico gruppo di chef, insegnanti di lungo corso». Per di più, Giorgia esprime gratitudine al tutor Roberto Abbondio «che è formidabile» e all’insegnante assente per malattia che sta sostituendo «e che sento molto spesso, perché i suoi consigli sono davvero preziosi»; per non dimenticare i genitori che, «soddisfatti, contenti e commossi», l’hanno supportata fin da subito nella sua nuova vita sul Lago Maggiore. Il caso vuole che qui abbia incontrato una famiglia sua compaesana che l’ha accolta «a braccia aperte».

Insomma, la protagonista di questa storia formidabile è una ragazza come tante, che esce con le amiche, utilizza i social e ha un sogno nel cassetto: «Ho una grande passione per gli animali» dice e « sto studiando per superare il test di ingresso alla facoltà di veterinaria all’università di Messina». Eppure, sembra proprio che anche questo percorso scolastico le interessi molto, tanto da pensare di entrare nelle graduatorie ufficiali CPS e tentare di divenire docente di ruolo.

Giorgia ha superato così il record di un suo collega, Giovanni Cammilleri. Il ragazzo di Licata, provincia di Agrigento, si era diplomato due anni fa all’istituto “Fermi”. Da qui, è cominciata la sua rapidissima scalata, con l’assegnazione come ITP di laboratorio di Chimica e Fisica prima all’istituto “Alcide De Gasperi” e poi all’istituto “Marie Curie”, in provincia di Trento. Eppure, ciò che desiderava in origine era ben altro: difatti, studia per la laurea in Scienze Motorie e Sportive.

Insomma, entrambi sembrano aver saltato di palo in frasca… eppure, chi può dire cosa nasconda loro il destino?!

Laura, 5^A