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CRONACHE DAL PASSATO – CICERONE ENTRA NELLA STORIA: LE CATILINARIE DIFENDONO LA REPUBBLICA

Sventata una cospirazione del politico Lucio Sergio Catilina grazie alle grandi orazioni di Marco Tullio Cicerone, le Catilinarie.

Circa due mesi fa, l8 novembre dell’anno 690 dalla fondazione di Roma, grazie alle orazioni del notissimo M. Tullio Cicerone, è stata resa nota una clamorosa macchinazione ordita da un ambizioso politico, Lucio Sergio Catilina.

Molti si staranno domandando chi sia questo personaggio…

Lucio Sergio Catilina, membro della gens Sergia, un tempo illustre ma ora ridotta in povertà, aveva militato nelle file dell’esercito di Lucio Cornelio Silla, colui che per primo ottenne la dittatura perpetua e attuò importantissime opere di riforma.

Catilina, esponente dei populares di Marco Licinio Crasso e Gaio Giulio Cesare, dopo essersi candidato al consolato ed essere stato sconfitto per ben due volte – la seconda delle quali proprio da Cicerone – si è rovinato con le sue stesse mani. A nulla gli sono servite le somme spese per acquistare consensi e clientele. Infatti ha cercato di imporsi con la forza, sfruttando l’appoggio di contadini poveri e di aristocratici decaduti.

A tal fine ha messo insieme un piccolo esercito, composto in gran parte da ex veterani di Silla, anch’essi traditori del Senato. Catilina era infatti rimasto in buoni rapporti con molti di loro e ne aveva anche comprato i consensi, voti rivelatisi tuttavia insufficienti per ottenere il consolato a Roma.

Volendo ottenere il potere, ha quindi architettato una cospirazione ai danni dello Stato romano, per suscitare una rivolta in Etruria e a Roma.

Grazie a Marco Tullio Cicerone, uomo politico nonché scrittore e filosofo,  questa congiura è stata scoperta.

Memorabili sono i quattro discorsi  pronunciati da Cicerone contro Catilina.

Con queste sue grandi orazioni Cicerone ha dimostrato le proprie doti di avvocato e oratore, riuscendo a mettere d’accordo i cavalieri con l’aristocrazia senatoria. Soprattutto però, grazie a questi discorsi estremamente convincenti, cinque capi del complotto sono stati messi a morte dal Senato, senza che fosse concesso loro il diritto di appello.

Lo stesso Cicerone ha indotto a prendere questa decisione, suscitando però le critiche dei popolari e di Gaio Giulio Cesare, attuale pontefice massimo.

Cicerone, intervistato nelle settimane scorse, in merito a questi malcontenti, ha dichiarato: “Per mantenere l’ordine e salvaguardare Roma, atti di questo genere – come cospirazioni o colpi di Stato – sono intollerabili; spero di essere stato un esempio per tutti i politici romani. Il Senato è fondamentale per proteggere la Repubblica e impedire la rinascita della monarchia. Come console, cercherò proprio di denunciare e bloccare sul nascere cospirazioni contro la Repubblica, rafforzando i poteri e le autorità del Senato”.

Proprio ieri è arrivata anche la notizia dell’uccisione di Lucio Sergio Catilina a Pistoia, dov’era fuggito insieme ai suoi seguaci.

Le orazioni pronunciate da Marco Tullio Cicerone sono state da subito soprannominate “Catilinarie”.

Pur non essendo state ancora rese pubbliche, molti filosofi e uomini colti le hanno definite come uno dei vertici dell’arte oratoria di tutti i tempi.

Davide, 2H

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