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Cop21: il futuro della Terra, la sfida della vita.

“Il mondo non ha mai affrontato una sfida così grande come quella sul futuro del pianeta, della vita”. Questa la frase più pregnante pronunciata dal presidente francese François Hollande nel suo discorso di apertura al Cop21, l’annuale Conferenza delle Nazioni Unite sull’andamento climatico mondiale.

Il 30 novembre infatti, a poco più di due settimane dai tragici attentati di Parigi, i rappresentanti di almeno 150 nazioni si sono riuniti nella capitale francese con due obiettivi ambiziosi: discutere sul cambiamento climatico e concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte dell’Onu, un accordo vincolante e universale sul clima.

Sì, il 2015 può essere l’anno della svolta per due ragioni.

Il World Meteorological Organization ha comunicato nei giorni scorsi che sarà l’anno più caldo di sempre, superando gli storici record del 2014 e del 2013: questa dinamica è correlata anche al nuovo record di concentrazione di gas serra in atmosfera, che nei mesi scorsi ha superato i 400 ppm (parti per milione), spingendo l’aumento di temperatura globale a +1°C rispetto all’era preindustriale.

L’altra ragione sta nelle tese e concise parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, e del presidente americano Barack Obama. “Un’occasione politica unica che potrebbe non tornare – sentenzia il primo rivolgendosi alla platea dei capi di stato – Il futuro del mondo è nelle vostre mani, non sono consentite indecisioni”. Il leader statunitense fa il mea culpa come secondo inquinatore mondiale e aggiunge: “Possiamo cambiare il futuro qui e adesso. Bisogna agire ora, mettendo da parte gli interessi di breve termine. Siamo l’ultima generazione a poter salvare il pianeta”. Questi discorsi ci mettono davanti alla particolare urgenza di risolvere il problema.

Durante il summit, c’è chi ha messo le mani avanti e chi non era d’accordo con la linea comune. Putin ha dichiarato che si può crescere riducendo le emissioni, che la Russia è stata fra i primi al mondo a ridurre i consumi energetici dell’economia negli ultimi anni e a ridurre in modo considerevole le emissioni di gas serra. Renzi ha ribadito irritato di come si debba uscire dalla retorica che l’Italia non fa abbastanza, citando una riduzione delle emissioni del 23% dal 1990 e un piano di investimenti per quattro miliardi di dollari da qui al 2020. Angela Merkel ha preso un impegno concreto già dall’inizio, dichiarando che la Germania entro cinque anni raddoppierà i suoi finanziamenti pubblici per le energie rinnovabili. Nell’altro fronte, “giganti emergenti” India e Cina, questa primo “inquinatore” mondiale, sono sulla stessa lunghezza d’onda, la prima forse più estrema, contrarie alla necessità di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili: secondo il premier Modi “non si può limitare la crescita di un Paese in via di sviluppo e l’impegno contro il crescente inquinamento dovrebbe provenire esclusivamente dalle nazioni più ricche”, secondo il leader cinese Jinping “la lotta a cambiamenti climatici non dovrebbe negare le legittime necessità dei Paesi in via di sviluppo di ridurre la povertà e migliorare gli standard di vita della propria popolazione”.

Il 12 dicembre la conferenza è stata chiusa dal ministro degli Esteri francese – presidente della conferenza- Laurent Fabius con un risultato storico: l’accordo, giuridicamente vincolante, firmato, per la prima volta, da tutti i Paesi, prevede di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei +2 gradi centigradi entro il 2020, con “sforzi” per arrivare a 1,5. Il progetto di decisione che accompagna l’accordo vede 100 miliardi di dollari all’anno da qui al 2020 mobilitati per i paesi in via di sviluppo come una base di partenza. I piani nazionali per il taglio dei gas serra saranno sottoposti a revisione ogni cinque anni.

In chiusura del suo intervento davanti alla plenaria, Fabius ha citato Nelson Mandela: “Nessuno di noi agendo da solo può raggiungere il successo, il successo è portato da tutte le nostre mani riunite”.

Riccardo Momo 3F

 

 

 

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