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CELEBRATING AMERICA

23/01/2021

Quando si dice che la politica fa spettacolo. Ebbene, questa volta abbiamo assistito a uno show a 360 gradi! La pandemia non è riuscita a frenare i festeggiamenti che da anni caratterizzano quella che in origine era una cerimonia sobria e austera, l’Inauguration Day.

I festeggiamenti del 20 gennaio sono stati preceduti, durante il pomeriggio della vigilia, da un memoriale per ricordare le vittime del COVID-19, nel Paese ma anche in tutto il mondo. Suggestivo lo scenario, il National Mall, illuminato da 400 luci disposte attorno la piscina riflettente del Lincoln Memorial. Si è trattato di uno solo tra i tanti momenti di unione e solidarietà che Biden, assieme al resto del comitato presidenziale, si propone per il suo mandato.

Nuovo giorno, nuovo inizio. La vice-presidente Kamala Harris e Joe Biden hanno prestato giuramento sul lato ovest del Campidoglio e il neo-presidente eletto ha pronuncialo il discorso d’insediamento di rito.

Ma la celebrazione non si è fermata qui: si è trattato difatti di una festa, nella quale l’arte l’ha fatta da padrona, a cominciare dalla moda. Se non fossimo stati certi di trovarci a Washington D.C., avremmo potuto credere tranquillamente di stare partecipando alla Milano Fashion Week! Senza nulla togliere al presidente, le donne presenti hanno rubato la scena grazie ai capi indossati, carichi di simbolismi. Parliamo del total white firmato Chanel di Jennifer Lopez che, accompagnata dalla banda musicale della marina statunitense “The President’s Own”, si è esibita in un medley composto da This land is your land e America the Beautiful. Il colore caratteristico delle suffragette e simbolo di pace rifletteva lo splendido sole di quella giornata. Altrettanto meravigliose, due “ladies”: Lady Gaga, che ha intonato l’inno nazionale Star Spangled Banner, e la First Lady Jill Biden. La prima, un fiore! La vaporosa gonna di raso rosso che pareva un papavero e il busto blu riprendevano i colori della bandiera americana. Sul petto, una maxi spilla dorata a forma di colomba. La seconda, invece, rifletteva il cielo col suo completo di Alexandra O’Neill azzurro, colore di fiducia e speranza. Accusato ingiustamente di portare sfortuna, il viola è stato scelto dalla Harris, vestita dallo stilista afroamericano emergente Christopher John Rogers. Assecondando dicerie ottimistiche, rappresenterebbe la fusione tra il blu democratico e il rosso repubblicano, colori simbolo dei rispettivi partiti, ma se vogliamo, anche delle cravatte costantemente indossate da Biden e il predecessore Trump.

Altrettanto vivace, se non di più, il giallo canarino del cappotto della giovanissima poetessa e attivista afroamericana Amanda Gorman, mise completata da un gioiello particolare: un anello con un uccellino chiuso in gabbia. Si tratta di un omaggio alla poetessa Maya Angelou, in riferimento all’autobiografia I Know Why The Caged Birds Sing. La poet laureate ha recitato un componimento, a tratti rap, di sua creazione, The Hill We Climb, un inno al futuro ispirato agli avvenimenti in Capitol Hill del 6 gennaio scorso.

Star dei social e influencer… infreddolito: in questa pioggia di colori non possiamo dimenticarci del senatore Bernie Sanders, protagonista dei meme più recenti per colpa delle sue muffole. Grazie a lui, il modello di guanti più visto a livello globale ha raggiunto un numero di ricerche pari al 311%!

La giornata non si conclude qui. Se per motivi già noti non è stato possibile organizzare un concerto “in presenza”, allo stesso tempo non si poteva annullarlo. La soluzione: Celebrating America, una diretta streaming mandata in onda alle 20:30 (Eastern Standard Time) condotto da un impeccabile Tom Hanks avvicendato dall’incantevole Eva Longoria e altri presentatori d’eccezione. Tanti, tantissimi gli ospiti che hanno preso parte, chi dal vivo, chi tramite performance registrate.

L’esibizione si apre ai piedi del Lincoln Memorial, con Land of Hope and Dreams di Bruce Springsteen. Seguono la recitazione di frammenti dei discorsi inaugurali firmati dai quattro presidenti più iconici della storia degli Stati Uniti: Abram Lincoln, Franklin Delano Roosevelt, John F. Kennedy e Ronald Reagan.

“We the people”: ecco cosa l’evento si propone di omaggiare. Non deve perciò stupire l’apparizione degli eroi di tutti i giorni: dall’autista UPS Anthony Gaskin (che ha annunciato Jon Bon Jovi, esibitosi su un suggestivo molo di Miami, e la sua cover di Here comes the sun) alla maestra Mackenzie Adams, le cui lezioni in remoto sono diventate virali grazie alla loro energia, annunciatrice dei Foo Fighters, da Seattle, con Times Like These; dal piccolo Cavanaugh Bell, ideatore di una dispensa alimentare e annunciatore di Justin Timberlake e Ant Clemons con Better Days a Memphis, a Morgan Marsh McGlone, la quale ha aperto  una bancarella virtuale di limonata riuscendo a raccogliere $ 53,000 da dare in beneficienza. L’attrice Kerry Washington ha annunciato le star di Bradway, New York, riunitesi tramite teleconferenza per cantare insieme 525,600 minutes. Per omaggiare la prima donna afroamericana vice-presidente, sono intervenute altre figure che hanno aperto nuovi orizzonti: Sarah Fuller, prima atleta a segnare un punto nel 5 Power Game, e Sandra Lindsay, la prima infermiera vaccinata contro il coronavirus. Un’altra infermiera, Lori Marie Key, ha attirato i riflettori su di sé cantando a cappella Amazing Grace. Allo stesso modo Yolanda Adams ha intonato un altro testo immancabile, la storica Hallelujah. Varietà e diversità vengono elogiati da Colors dei Black Pumas. Ancora, John Legend si esibisce al piano con Feeling Good,  Tyler Hubbard e Tim McGraw scelgono Undivided,  Demi Lovato Lovely Day. Il violoncellista Yo-Yo Ma ringrazia “coloro che ci fanno sorridere”, come del resto ha fatto l’intervento scherzoso di DJ Cassidy che, da Los Angeles, invita Ozuna ad unirsi a lui in Taki Taki e Lewis Fonsi con l’estiva Despacito. Gran finale, i fuochi d’artificio accompagnati dalla potente voce di Katy Perry, in abito bianco “curiale”, con il cavallo di battaglia Firework.

Gli auguri per la futura presidenza sono giunti da ogni punto dell’universo: a nome della US Marine Corps Air Station, in collegamento da Iwakuni, Giappone, e dalla Stazione Spaziale Internazionale da parte dell’astronauta Kate Rubins e la sua équipe. Paradossalmente, il buon auspicio proviene anche dal passato tramite le parole degli ex presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton.

Se è vero che “chi ben comincia è a metà dell’opera”, sembra proprio che Joe Biden e Kamala Harris siano già giunti al traguardo!

Di seguito, il programma completo della 59a inaugurazione presidenziale: https://bideninaugural.org/schedule/

Laura, 4A

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