Il Carlo 4.0
C’è chi il bicchiere lo vede sempre mezzo vuoto, e chi, invece, non lo vede mai abbastanza pieno. Questa è la storia di un “Catta by night” ricco di emozioni, ignoranza, e facce poco serie, e sicuramente poco sobrie, di chi pensava di potersi nascondere nell’oscurità promessa dal “by night”.
Purtroppo, nessuno ha potuto sottrarsi ai flash dei fotografi, che hanno immortalato gli sguardi persi di chi ha deciso di affogare i propri dolori nel caro vecchio Tavernello, e quelli più truci di coloro che hanno deciso di risolvere a colpi di “Beer pong” faide lunghe una vita. Intanto, la fila al bar aumentava in modo direttamente proporzionale alla coda per il bagno, che, nonostante una sofferta mancanza di sciacquone, non è stato disdegnato da nessuno, tanto che alcuni sembrano avervi preso la residenza per tutta la durata della serata. Tutto ciò che doveva accadere si è compiuto: gli amori sono sbocciati, i ritorni di fiamma sono stati avvistati, e gli immancabili messaggi, per il cui pentimento e la disperazione la mattina successiva sono d’obbligo, sono stati inviati.
C’è chi è annegato nelle proprie lacrime, e chi è annegato nella birra. Di certo, la domenica mattina, non è bastato annegare in una tazzina di caffè per riprendersi dai postumi di una serata fin troppo allegra.
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Claudia Cuttano, 4M