All’asta di Sotherby’s tenutasi lo scorso 6 ottobre, a Londra, il maggiore esponente della street art inglese, Banksy, nonostante tenga a mantenere l’anonimato, ha dimostrato la sua disapprovazione contro la commercializzazione delle sue opere. Il suo lavoro “La ragazza col palloncino” era stato messo in vendita completo di cornice ed era appena stato venduto per la cifra di 1,2 milioni di dollari quando si è attivato il meccanismo che ha portato alla distruzione dell’opera, della quale tuttavia si è salvata la parte superiore. Sotto gli sguardi stupiti di tutti i presenti, la tela è infatti scivolata attraverso una specie di tritacarte che era stato precedentemente inserito nella parte inferiore della cornice; nessuno sembrava essere stato informato dell’arcano, nemmeno il senior director dell’asta, Alex Branczik. Banksy ha poi postato un video nel quale dichiara che la sua vera intenzione era la completa distruzione dell’opera e che lui stesso aveva precedentemente installato il dispositivo. La sua azione tuttavia non sembra aver scoraggiato l’anonimo compratore dal desiderio di acquisto dell’opera, anzi pare ne abbia aumentato il valore. Nonostante il suo esplicito disappunto nei confronti del commercio delle opere d’arte, questo procede ininterrottamente.
Cecilia 3N