Di certi miracoli, uno si accorge solo da sveglio.
Questa frase nella canzone “Luci d’America” del cantautore Ligabue fa riflettere molto su quanto accaduto al diciannovenne Manuel Bortuzzi.
La notte del 3 febbraio, una pallottola l’ha colpito su una vertebra. Questo ha causato una lesione al midollo non permettendogli, con le attuali conoscenze, di riacquistare l’uso delle gambe. “Sono vivo, questo è l’importante” ha dichiarato in un’intervista. Manuel è una giovane promessa del nuoto italiano e lo sport è riuscito a trasmettergli la mentalità giusta per reagire. Per allontanare i pensieri tremendi bisogna fare ciò che rende felice, perseguendo a farlo e puntando ad essere il migliore.
Anche Bebe Vio, uno degli idoli di Manuel, si è ispirata a questo ideale. A 11 anni Bebe è stata colpita da una meningite fulminante che le ha causato l’amputazione di avambracci e gambe. Adesso, a 22 anni, si comporta e vive come una persona normale: continua a coltivare la sua passione più grande, la scherma (è campionessa paralimpica mondiale ed europea di fioretto individuale), studia all’università e guida anche.
La famiglia è un’altra vittima di questi avvenimenti. Tra le prime cose dopo il risveglio, Manuel ha incoraggiato la propria madre: in futuro i genitori dovranno sicuramente aiutare il ragazzo a trovare terapie adatte per l’ allenamento più duro di tutti, la riabilitazione. Anche i genitori di Bebe hanno aiutato propria figlia a superare questo trauma; sono infatti riusciti a fornirle delle protesi per sostituire gli arti mancanti. Basandosi sulla storia di Bebe, hanno potuto fondare l’Associazione art4sport ONLUS, che crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico di bambini e ragazzi. Ciò non sarebbe stato possibile senza le donazioni di persone, che immaginando la difficile situazione, hanno dato un piccolo contributo. Spesso la compassione non basta: occorre ricorrere a degli atti pratici per non cadere nell’indifferenza.
Reagire ed essere consapevoli di essere vivi. Non dare al destino la colpa di quello che è accaduto. Svegliarsi e affrontare insieme alle persone più care le difficoltà con energia, coraggio e lucidità. Non bisogna avere paura del proprio fisico: è davvero ammirevole chi, nonostante le difficoltà, trova la forza di non arrendersi.
Simone, 4^Q