LA TV DELLE RAGAZZE- GLI STATI GENERALI

Il ritorno del grande e rivoluzionario programma “La TV delle ragazze – Stati Generali” dopo trent’anni ci invita a “fare il punto” sulla società e in particolare sulla condizione femminile odierna.

A partire dall’8 novembre alle 21.15 su Rai 3 personaggi come Serena Dandini ci introducono nel variegato mondo dell’universo femminile, ripercorrendo gli ultimi decenni nell’arco di quattro puntate. La scenografia riproduce quasi gli Stati Generali precedenti alla Rivoluzione Francese.

Monologhi, interviste e dibattiti, finti spot pubblicitari, personaggi e imitazioni restituiscono l’ironia e l’autoironia che caratterizzò “La Tv delle Ragazze” del 1988. Questo fu il programma che a partire dal 19 novembre 1988 rivoluzionò la satira italiana, introducendo finalmente le donne in un panorama prima considerato unicamente maschile: venne condotto completamente da donne, presentatrici, attrici e comiche.

Partecipano a questo ritorno alcune delle “ragazze storiche”, come Serena Dandini, Angela Finocchiaro, Sabina Guzzanti, Carla Signoris, Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Maria Amelia Monti, Tosca D’Aquino, Syusy Blady, Lella Costa, Iaia Forte, Orsetta De’ Rossi ed Eleonora Danco. Saranno affiancate dalle presenza inedita delle “ ragazze di oggi”, tra cui Martina Dell’Ombra, Michela Giraud, Le Sbratz (Serena Tateo, Laura Grimaldi, Guia Scognamiglio) e Cristina Chinaglia.

A questa sorta di “Stati Generali”  aderiscono anche personalità come Sonia Bergamasco, Cristiana Capotondi, Paola Cortellesi, Anna Foglietta, Massimo Ghini, Carlotta Natoli, Isabella Ragonese, Alba Rohrwacher, e tanti altri.

Un intreccio di comicità e tematiche complesse sfilano su questo palcoscenico, raccontandoci le storie di donne audaci per mezzo di uno spirito un po’ impertinente, ma che spesso riesce a introdurre e trattare temi d’attualità con maggior successo di molti discorsi impegnati. Nella prima puntata è stata forte per esempio la presenza di Emma Bonino, che ancora una volta ci ha spinto a riflettere e soprattutto a non dimenticare:  «Cambiamenti enormi, sì, ma c’è ancora tanta strada da fare. Cambiare si può e dobbiamo provarci. » e, rivolgendosi a noi giovani e ai meno giovani, ha ricordato: « Niente è regalato».

Mila 3A